Un’occasione da non perdere per le mamme e i papà che hanno scelto di portare a compimento la gravidanza in Ospedale a Sassuolo. Da sabato prossimo, 7 novembre, parte infatti il progetto “Nascere a Sassuolo” che aprirà le porte del reparto di Ostetricia e Ginecologia ai futuri genitori.
Il primo sabato di ogni mese sarà possibile incontrare le ostetriche del ‘punto nascita’ sassolese. L’obiettivo dell’iniziativa, che si terrà presso la sala conferenze dell’ospedale – in via F. Ruini 2 a Sassuolo – e alla quale si potrà accedere in modo gratuito e senza bisogno di prenotare, è far conoscere più da vicino le attività dell’ostetricia e dei suoi professionisti e rispondere alle domande dei futuri genitori che hanno scelto l’Ospedale di Sassuolo per il parto.
“Familiarizzare con i luoghi nei quali si affronterà un momento importante come il parto – spiega l’ostetrica Valeria Miselli, responsabile del progetto – pensiamo possa contribuire a tranquillizzare le future mamme, dando loro modo di conoscere le persone che le assisteranno durante il travaglio. Senza dimenticare di coinvolgere i papà, oggi sempre più partecipi durante l’evento. Chi lo desidera, quindi, può venire in ospedale già sabato 7 novembre. Avrà l’opportunità di conoscere le nostre sale parto, le stanze delle degenze e le diverse possibilità offerte dall’Unità Operativa in tema di parto e puerperio”.
“L’idea del progetto – sottolinea il Direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, Maria Cristina Galassi – nasce dalla consapevolezza che le donne, prima di partorire, desiderano dare un volto a questa importante esperienza, comprendendo quale assistenza sarà loro offerta. E vogliono anche trovare risposte concrete alle mille domande, spesso molto pratiche, che sorgono durante la gravidanza. Ad esempio: cosa portare in valigia prima di recarsi in ospedale? Come comportarsi alla comparsa delle prime contrazioni? L’appuntamento di ‘Nascere a Sassuolo’ vuol essere proprio un momento di incontro che dia risposte utili e professionali per sostenere mamme e papà”.