Il 6 e 7 novembre Bologna sarà ancora una volta la capitale dei beni comuni e della collaborazione civica. “The City as a Commons” è la conferenza internazionale che si svolgerà all’Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa, 14), e per due giorni punterà i riflettori sul capoluogo emiliano che fin dal 2011 ha deciso di investire e coalizzare tutte le proprie energie intorno all’idea che le città possono e devono essere gestite come beni comuni, cioè come risorse essenziali e funzionali al benessere individuale e collettivo, allo sviluppo di nuova impresa e quindi nuova occupazione, all’equilibrato uso del territorio.
A Bologna ogni 10 anni cambia il 25% della popolazione, questo l’ha resa una città aperta, accogliente e ospitale verso l’altro e l’altrove. Queste nuove popolazioni urbane, grazie a questo approccio collaborativo, hanno oggi a Bologna la possibilità di contribuire a riscrivere e disegnare quotidianamente le regole della propria convivenza, individuare le direzioni che lo sviluppo economico urbano deve prendere, gestire servizi, attività, angoli di quartieri e beni della città insieme con l’Amministrazione. L’intento, infatti, è quello di consentire a queste energie civiche, sociali, economiche, culturali, istituzionali di ritrovarsi in un “patto costituzionale urbano”. Questo patto non può che essere scritto e attuato dai medesimi attori, ogni volta in maniera diversa e flessibile, capace quindi di adattarsi alle esigenze del territorio in costante mutamento, per seguire i cambiamenti delle città, organismi in continua evoluzione. A Bologna questo patto si chiama Regolamento sulla collaborazione civica per i beni comuni urbani.
Il successo della conferenza dimostra che tanti studiosi di tutte le parti del mondo si stanno interessando a quanto sta accadendo nella città delle Due Torri. All’incontro, parteciperanno e interverranno i massimi esperti mondiali impegnati sulla frontiera dei beni comuni urbani: Tine De Moor, Sheila Foster, Christian Iaione, Michel Bauwens, David Bollier, Ezio Manzini, Silke Helfrich, oltre a più di 100 ricercatrici e ricercatori provenienti dai cinque continenti che presenteranno i risultati dei loro studi e che hanno superato una selezione durissima facendosi largo tra le oltre 200 candidature pervenute. All’evento parteciperà anche il Comune di Barcellona, attraverso l’Assessore Manuel Ortega, che guarda al metodo di governo inaugurato a Bologna per ispirare l’azione della nuova amministrazione Colau.
Nel futuro il governo delle città sarà sempre di più oggetto di una responsabilità distribuita tra tutti gli attori disposti ad assumere ruoli di interesse generale: cittadini attivi e innovatori sociali, associazioni e organizzazioni di volontariato, imprese responsabili verso il territorio, istituzioni culturali e cognitive come scuole e università, funzionari pubblici e politici locali, che in una città vivono ed operano. Questa è la filosofia che ispira la conferenza che si inquadra nell’ambito delle iniziative del patto di collaborazione aperto Co-Bologna (www.co-bologna.it ), tra il Comune e la città.
Il patto, aperto a tutte le forze della città, è stato promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che ha individuato in LabGov – LABoratorio per la GOVernance dei beni comuni (una partnership scientifica tra LUISS Guido Carli e Fordham University – www.labgov.it) il curatore scientifico per conto della Fondazione del programma “Bologna città collaborativa” (http://fondazionedelmonte.it/progetti/territorio/bologna-citta-collaborativa), programma diretto ad amplificare e potenziare gli effetti del Regolamento sulla collaborazione civica per la cura dei beni comuni urbani.
Il Regolamento è disponibile nell’area Comunità del sito del Comune di Bologna (http://www.comune.bologna.it/comunita/beni-comuni). Il Regolamento, ormai, è diventato un esempio che ispira innovazione sociale, economica e istituzionale a livello nazionale e internazionale.
La conferenza servirà a generare nuova conoscenza da porre al servizio di questo processo di innovazione urbana per approfondire e migliorare il lavoro svolto finora. La conferenza è organizzata grazie alla collaborazione tra Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Golinelli, IASC – International Association for the study of the Commons, LabGov – LABoratory for the GOVernance of the commons, con il supporto di Legacoop Bologna, Fondazione Unipolis e PwC.
Info: www.labgov.it/urbancommons e press@labgov.it
Programma completo della conferenza scientifica: http://labgov.it/urbancommons/program/
E’ possibile partecipare al programma completo della conferenza registrandosi qui: http://www.labgov.it/urbancommons/auditor/.
Gli eventi aperti al pubblico senza registrazione sono quelli indicati nel programma come “open doors”.