sabato, 14 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaStudio su deficit emozionali in pazienti epilettici premia ricercatrice Unimore





Studio su deficit emozionali in pazienti epilettici premia ricercatrice Unimore

Giulia-Monti_premio-2015Uno studio tutto modenese di ricercatori Unimore – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia analizza e documenta le difficoltà di riconoscimento delle emozioni nei pazienti con epilessia del lobo temporale cronica farmaco-resistente. Il lavoro, condotto in collaborazione con il dott. Stefano Meletti, di cui ne è autrice la dott.ssa Giulia Monti del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore, ha ottenuto il Premio SIN – Società Italiana di Neurologia per la miglior pubblicazione scientifica edita su rivista con alto impatto editoriale (Impact Factor da 10,1 a 20).

Felicità, paura, tristezza, disgusto, rabbia sono emozioni, per i pazienti affetti da questa patologia, difficilmente riconoscibili e questa disfunzione comporta per chi ne è portatore e per le famiglie conseguenti ricadute cliniche e sociali gravi. Lo studio, dal titolo “Emotion recognition in temporal lobe epilepsy: A systematic review” ha ricevuto l’attenzione della rivista scientifica internazionale Neuroscience and Biobehaviorial Reviews.

La premiazione è avvenuta a Genova in occasione dell’annuale Congresso, il quarantaseiesimo, della Società Italiana di Neurologia.

Giulia Monti è attualmente dottoranda in Neuroscienze presso Unimore ed è attiva presso la Clinica Neurologica del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Baggiovara, diretta dal prof. Paolo Frigio Nichelli.

“Nel suo lavoro – ha spiegato il prof. Paolo Frigio Nichelli – sono state analizzate le ricerche, pubblicate fra il 1990  e il 2015, dedicate alla patologia e agli aspetti legati al riconoscimento delle emozioni e sono state documentate le tipologia di deficit osservati. I dati  raccolti suggeriscono la necessità di un intervento precoce, farmacologico o chirurgico dell’epilessia, perché una disfunzione cronica delle strutture del lobo temporale può contribuire a determinare, oltre ai noti disturbi di memoria, anche deficit di cognizione sociale”

 

















Ultime notizie