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Trapianti di Midollo: certificazione internazionale per il Policlinico di Modena

Importante risultato per il Programma Trapianti di cellule staminali emopoietiche del Policlinico che dal 17 settembre 2015 è stato formalmente accreditato dal JACIE per il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) autologhe e allogeniche nel paziente adulto. Oltre al Policlinico solo il Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, in Regione Emilia – Romagna, ha ottenuto finora questo riconoscimento.

Il JACIE (Joint Accreditation Committee ISCT/EBMT) è un comitato congiunto costituito dalla International Society for Cellular Therapy (ISCT) e dalla European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT) allo scopo di promuovere la qualità nelle attività cliniche e laboratoristiche inerenti la raccolta, la manipolazione e il trapianto di CSE. Il riconoscimento del JACIE rappresenta un ulteriore attestato di qualità per un Centro che, attivo dal 1995, è già stato accreditato dalla Regione Emilia Romagna e dal GITMO (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo). L’accreditamento da parte del JACIE certifica ora che tutte le componenti in cui si articola il Programma Trapianti di CSE del Policlinico (l’Unità Clinica, che afferisce alla SC Ematologia, nonché l’Unità di Aferesi e il Laboratorio di manipolazione e criopreservazione cellulare che afferiscono alla SC Immunotrasfusionale, diretto dal dottor Giovanni Battista Ceccherelli) interagiscono efficacemente e operano in conformità a standard di eccellenza.

“Questo riconoscimento – spiega il prof. Franco Narni, Direttore del Programma Trapianto – certifica che il nostro Programma si è dotato di un efficace sistema di gestione della qualità, ben integrato nel più vasto e collaudato Sistema Qualità Aziendale del Policlinico. Il sistema qualità assiste nella formazione, identifica chiaramente i ruoli e le responsabilità di tutto il personale. Le procedure operative sono definite e revisionate periodicamente con la partecipazione attiva di tutti i membri dello staff. Il monitoraggio costante dell’attività, anche con riferimento a indicatori ben definiti, permette di individuare e correggere rapidamente criticità o eventuali errori allo scopo di minimizzare ogni possibilità di ripetizione, con maggiori garanzie per i pazienti”.

Dal 1995 a oggi, il Centro del Policlinico ha effettuato 1058 trapianti (863 autologhi e 195 allogenici), la maggior parte su pazienti affetti da leucemie, linfomi o mieloma multiplo. Nel 2014 i trapianti sono stati 59: 37 autologhi e 22 allogenici. Le donazioni tra fratello/sorella sono cominciate nel 1999 e ad oggi sono state 108, quelle da registro donatori (inizio 2004) sono state 71, e quelle da donatore consanguineo aploidentico (cioè compatibile al 50%, con inizio 2011) sono state 16. Oltre a ciò, sono state effettuate 46 raccolte di cellule staminali periferiche o midollari da donatori del Registro Italiano (IBMDR) a beneficio di pazienti sottoposti a trapianto presso altri Centri italiani o esteri.

Generalmente, per un paziente in attesa di trapianto,  solo nel 25% dei casi è disponibile in ambito familiare  un donatore HLA identico (fratello/sorella). Fra non consanguinei, la compatibilità genetica è molto rara ed è   necessario disporre di un gran numero di donatori tipizzati, cioè donatori di cui siano già note le caratteristiche genetiche: per questo è molto importante continuare a promuovere la cultura e la pratica della donazione. Altrettanto importante è il perfezionamento di tecniche trapiantologiche innovative che permettano l’utilizzo di un donatore consanguineo parzialmente compatibile (trapianto aploidentico): grazie a queste tecniche, che hanno avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni, è oggi possibile reperire un donatore famigliare (fratello/sorella, ma anche genitore/figlio e perfino cugino di 1° grado) per la quasi totalità dei pazienti per i quali non è disponibile un donatore pienamente compatibile.

La leucemia, insieme ad altre neoplasie del sangue, è ancora frequente causa di decessi in ogni fascia di età. Il trapianto di midollo osseo è oggi una delle terapie utili a debellare questo tipo di patologie, ma proprio per la sua complessità richiede una rigorosa standardizzazione delle metodiche e continui controlli di tutte le fasi del processo.

“Il conseguimento dell’accreditamento JACIE rappresenta certamente l’obiettivo al quale ogni Centro aspira”, aggiunge il prof. Mario Luppi, Direttore della Cattedra e della Struttura Complessa di Ematologia. “E’ ormai riconosciuto nella comunità scientifica che l’implementazione di un efficace sistema di gestione della qualità in un Centro Trapianto impatta in modo significativamente positivo sugli indicatori clinici di efficacia e di cura. Al momento solo due Centri in Emilia Romagna sono accreditati dal JACIE per il trapianto autologo e allogenico: il S.Orsola di Bologna e il Policlinico di Modena. La sfida per il futuro sarà: mantenere attivo, implementare e possibilmente perfezionare ulteriormente il sistema”.

















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