Dal 17 al 25 ottobre 2015 si svolgerà la dodicesima edizione della “Festa internazionale della Storia”, organizzata dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, dal Laboratorio Multidisciplinare di Ricerca Storica (Lmrs) in concorso con l’Alma Mater, la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione e la collaborazione di associazioni, scuole e istituzioni.
Il lungo cammino delle libertà e dei Diritti la tematica di questa edizione della Festa Internazionale della Storia e che l’attualità propone con inquietante frequenza e sorprendente ampiezza contesti umani nei quali le opportunità e le prerogative che sembrerebbero acquisite nelle società cosiddette avanzate sono ancora privilegio di pochi. Dei diritti al cibo, alla pace, all’istruzione, alla salute, al lavoro, all’informazione e delle libertà di pensiero, di espressione, di stampa, di movimento fruisce pienamente solo una piccola parte dell’umanità che spesso vi è giunta in tempi recenti dopo lunghi travagli e conflitti. Di questa disparità sono sintomo evidente le nuove imponenti migrazioni di diseredati verso le aree più prospere. Anche in queste d’altronde si manifestano insidie che con inedite forme di sperequazione, di sopraffazione e di manipolazione, attentano alle difficili conquiste personali e collettive. Dunque la lunga marcia dei diritti umani e delle libertà è ben lontana dai suoi traguardi, ma può trarre vigore e consapevolezza dalla rievocazione delle tante tappe che l’hanno scandita durante la storia.
Da dodici anni la Festa propone la storia attraverso i diversi settori delle attività e delle espressioni umane – l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, l’alimentazione, il lavoro, la moda, lo sport – coinvolgendo studiosi, insegnanti, studenti e cultori e mobilitando innumerevoli risorse e istituzioni culturali (biblioteche, musei, associazioni, scuole, università). Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future.
La multiforme manifestazione a carattere nazionale e internazionale ha reso Bologna “capitale della Storia” mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo.
Nelle undici edizioni precedenti si sono tenuti 2.050 eventi, le presenze sono state complessivamente 410.128, i soggetti attivi (tra relatori, interpreti, coristi, musicisti) sono stati 20.870. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti e l’ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa.
La Festa nasce dalla collaborazione attiva di una rete di centinaia di soggetti, con l’obiettivo di conoscere, tutelare e valorizzare le radici e gli antecedenti del presente, affrontando gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia, ma anche legati all’ambiente, all’economia, alle relazioni e alle comunicazioni. A riprova dell’ottima fama e dell’importanza della manifestazione il premio di Rappresentanza per il Premio Internazionale “il portico d’oro” intitolato a Jacques Le Goff, e il patrocinio di tutte le autorità e le istituzioni locali, tra cui la Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana, il Comune di Bologna, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Anche questa edizione trova conferma il Premio “Portico d’Oro”, intitolato a Jacques Le Goff, a riconoscimento di figure, opere ed iniziative che si siano distinte nella diffusione e nella didattica della storia, coniugando correttezza, attendibilità ed efficacia comunicativa. Il legame attivato con Le Goff è la premessa prestigiosa ad un premio unico in Europa, che rilancia il ruolo di Bologna come centro di elaborazione e irradiazione della cultura e le sue capacità di attrazione e ospitalità.
Da quest’anno una novità importante: il primo premio “Novi cives: costruttori di cittadinanza”, premio del Centro internazionale di Didattica della storia e del Patrimonio e dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna. Il prestigioso riconoscimento sarà conferito al premio nobel alla pace SHIRIN EBADI (25 ottobre 2016).
La Festa si aprirà sabato 17 ottobre con la rievocazione storica del “Passamano per San Luca”, evento che per tradizione inaugura la più grande e autorevole manifestazione del genere in Europa.