Oggi, martedì 13 ottobre, si è tenuto un importante incontro della Conferenza dei Dirigenti del Patto per la Scuola dell’Unione Terre d’Argine, che riunisce i presidi di tutte le scuole di ogni ordine e grado (Istituti superiori e Istituti Comprensivi statali e privati) dei Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera.
L’argomento principale è stato la riforma dei C.T.P. (Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti) che, obbligatoriamente dall’anno scolastico 2015-2016, acquisiscono specifica autonomia amministrativa ed organizzativa al pari delle altre Istituzioni Scolastiche statali trasformando il proprio ordinamento in C.P.I.A. (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti).
Era presente il prof. Davide Chiappelli, dirigente del CPIA di Modena, che ha illustrato le linee della riforma, le ricadute operative e le prospettive per il territorio dell’Unione.
Il prof. Chiappelli, facendo riferimento alla normativa principale (DPR 263/2012 e Linee Guida 2014) ha ricordato come dall’anno scolastico in corso “si è attivato a un unico CPIA (istituto autonomo, non dipendente da altri istituti), sull’intera provincia di Modena che contempla gli ex CTP (Modena, Carpi, Mirandola, Sassuolo, Vignola, Pavullo), le sedi carcerarie di S. Anna e Castelfranco Emilia per la costituzione di una rete con le scuole superiori per i percorsi serali attivati presso queste scuole. Il CPIA continua comunque ad avere le proprie sedi decentrate sul territorio (collaboratori scolastici, impiegati, docenti) che garantiscono il funzionamento nei diversi centri della provincia, attraverso il coordinamento della sede centrale di Modena”.
I C.P.I.A. (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) hanno come compito fondamentale l’educazione degli adulti. Principio fondante della loro offerta formativa è che l’adulto, italiano o straniero che sia, ha diritto ad una educazione e formazione permanente che gli garantisca pari opportunità rispetto all’acquisizione delle competenze e conoscenze necessarie per avere un ruolo attivo nella società. In concreto, ad esempio la rete del C.P.I.A. si rivolge ad adulti e ragazzi (nel e dal 16° anno di età) a bassa scolarità; che vogliono riprendere gli studi; disoccupati o in cerca di prima occupazione; che non hanno finito la scuola dell’obbligo; stranieri in possesso di regolari documenti di permanenza in Italia che vogliono imparare e/o migliorare il loro italiano. A queste persone i CPIA offrono principalmente:
– percorsi di prima alfabetizzazione per chi non ha concluso il percorso di scuola primaria;
– corsi per il conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione delle competenze connesse all’obbligo di istruzione (terza media e biennio delle superiori);
– corsi di italiano per analfabeti (definiti in L1) e corsi di L2 didattica dell’italiano per stranieri per il conseguimento dei diversi livelli di competenza indicati dal quadro di riferimento europeo.
I C.P.I.A. offrono anche percorsi formativi a favore di cittadini adulti rispetto ad alcune competenze di base/specialistiche ritenute necessarie per l’integrazione nella società contemporanea (ad esempio di informatica e di lingua straniera quale inglese e francese) rendendo accessibili percorsi che, se richiesti o fruiti privatamente, potrebbero non essere fruiti da tutti, a causa dei costi e delle modalità organizzative.
I C.P.I.A. attivano inoltre ogni anno accordi di rete ed azioni di innovazione in accordo con le Università, le Scuole superiori, le Amministrazioni comunali, l’Azienda USL, gli Enti di Formazione Professionale, le realtà del volontariato, dell’associazionismo e del privato sociale dei diversi territori, finalizzati a qualificare e diversificare la propria offerta anche a carattere di specializzazione professionale, di integrazione sociale, nonché a carattere culturale e amatoriale per approfondire le proprie competenze in settori specifici (es. percorsi di conoscenza della realtà storico sociale locale, proposte formative sul nuovo “Codice della Strada” con la Polizia Municipale; esperienze culturali, di lettura, di visita, teatrali e cinematografiche in collaborazione con le Amministrazioni Comunali, con il sistema museale e la rete delle biblioteche; ecc.).
Il prof. Chiappelli ha poi ricordato come “le domande di iscrizione possono pervenire fino al 15 ottobre ma vengono raccolte anche successivamente per verificare la possibilità di avviare i corsi in seguito; le scuole attivano un percorso di informazione teso a far conoscere agli studenti l’articolazione delle lezioni, la possibilità di vedere riconosciuti i crediti maturati sia in contesti formali che informali e non formali. La novità di qualità della nuova normativa è data dal percorso di riconoscimento crediti che porta (attraverso colloqui, interviste, test, etc.) a riconoscere le competenze maturate dalle persone sia attraverso studi compiuti che attraverso esperienze lavorative, di volontariato, di pratiche maturate in contesti di vita. Tale riconoscimento origina un credito sul percorso personalizzato dello studente. Per questo motivo il patto formativo che si viene a definire, prevede non solo il periodo didattico a cui lo studente viene ammesso, ma anche il monte ore personalizzato di cui lo studente può fruire. La normativa pertanto non parla più di anni scolastici (con problemi annessi di idoneità, promozioni..) ma istituisce un sistema modulare basato sui crediti acquisiti. Altro elemento di spicco della normativa è dato dalla flessibilità didattica (gruppi di apprendimento), dalla costituzione di unità interdisciplinari di apprendimento, dal riconoscimento delle competenze oltre che dei contenuti delle discipline. Gli accordi di rete fra le scuole e il CPIA possono poi prevedere percorsi per contrastare la dispersione scolastica (tema del 15/16enni con percorsi di insuccesso scolastico); per favorire prima e seconda alfabetizzazione (accordi con le superiori per percorsi misti); accordi con la formazione professionale e con gli Enti locali”.
Il CPIA dell’Unione delle Terre d’Argine ha attualmente in organico tre posti di scuola primaria e cinque di scuola secondaria di primo grado. Questo consente di offrire 24 corsi di alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana L2 che sono classificati per livelli e certificati secondo i riferimenti europei, oltre ai corsi di educazione civica richiesti dalla Prefettura secondo la Legge 94 del 2009 e sei corsi di scuola secondaria.
Essendo la durata dei corsi L2 di ottanta o cento ore, suddivise in quattro o sei ore settimanali, tutti hanno termine col primo quadrimestre e si ripetono in ugual numero nel secondo (dodici più dodici corsi) consentendo così ai corsisti con maggiori competenze di accedere al livello superiore e al CPIA di programmare l’offerta sulle esigenze degli iscritti effettivi. Per il quadrimestre in corso sono stati attivati sul territorio dell’Unione un corso per il livello B1 e quattro corsi per il livello A2, due del livello A1, due del livello AA2 e due del livello AA3 oltre ad uno di livello misto A1/AA3 serale a Soliera. Gli orari sono pomeridiani (sei corsi) e serali (sei corsi). Si prevede di offrire dal prossimo febbraio un corso anche nel territorio di Novi di Modena. Il totale degli iscritti attualmente è di 203.
Per la scuola secondaria Il CPIA è in grado di offrire istruzione per sei gruppi di adulti, ma sono attivi due gruppi pomeridiani e uno serale a Carpi, più due mattutini a Soliera per un totale di 60 iscritti. Anche per la scuola media si prospetta l’attivazione di un corso a Novi da febbraio 2015. L’anno scolastico terminerà con l’esame di Stato per l’ottenimento del titolo di studio di scuola secondaria di primo grado.
Sono attivi anche corsi serali alle scuole superiori presso l’Istituto tecnico industriale “Leonardo da Vinci” (3 classi con 90 iscritti per l’indirizzo elettronica ed elettrotecnica) e presso l’Istituto di istruzione superiore “Antonio Meucci” (una classe con circa 30 studenti, indirizzo assegnato di amministrazione, finanza e marketing) per il raggiungimento del diploma di maturità.