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Concluse con successo le operazioni di disinnesco e brillamento della bomba d’aereo a Pian di Macina

ordigno-pianoroSi sono svolte oggi (domenica 11 ottobre) le operazioni di disinnesco e brillamento di una bomba da aereo mod. AN-M 64 A1GP USA inesplosa, risalente al secondo conflitto mondiale, del peso di 500 libbre, munita di spolette di naso e di coda entrambe armate, rinvenuta nel greto del torrente Savena a  a Pianoro in località Pian di Macina, all’altezza del civico 8 di via Amendola.

Le operazioni, di disinnesco e di bonifica della suddetta bomba di aereo, coordinate dalla prefettura di Bologna attraverso l’incident control point (i.c.p.) o unità di crisi appositamente costituita e diretta a partire dalle ore 7.00, sono state brillantemente effettuate da personale del comando reggimento genio ferrovieri di Castelmaggiore. Nella circostanza, infatti, attese le pessime condizioni della spoletta di naso, si è, tra l’altro, dato luogo per la prima volta ad una speciale tecnica di intervento, consistita nel taglio della sezione anteriore dell’ordigno con una idonea apparecchiatura ed al brillamento in loco “in alto ordine” dello spezzone dell’ordigno avente la spoletta.

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Com’è noto, il reggimento rappresenta una realtà unica nel suo genere in europa, è costantemente impiegato in proficua sinergia con le Ferrovie dello stato, fornisce personale specializzato, mezzi e materiali per la costruzione di ponti ferroviari e la manutenzione di raccordi ferroviari militari e, dall’aprile 2006, ha assunto il compito della bonifica del territorio da ordigni bellici inesplosi anche nella provincia di Bologna, offrendo anche nell’odierna circostanza l’ennesima pregevole conferma delle proprie eccellenti capacità.

Si è reso necessario assicurare un’area di sgombero di raggio pari a 1.816 mt. dal sito di rinvenimento dell’ordigno, al cui interno sono presenti numerosissimi edifici ad uso abitazione civile con residenti, la linea ferroviaria Bologna-Prato, attività artigianali e commerciali, alberghi, ristoranti ecc. Oltre ad una fitta rete di vie comunicazione (provinciale comunale, ferroviaria) e di pubblici servizi (reti gas, acquedotto, fognaria, linee elettriche e telefoniche, ripetitori di telefonia mobile).

Si è dovuto procedere, a partire dalle ore 7.00, all’evacuazione temporanea dalle rispettive abitazioni di tutti i residenti o dimoranti (circa n.2367) all’interno della “danger  zone”, attuata grazie ad un apposito, articolato  piano operativo di sgombero curato dai comuni di Pianoro e di Sasso Marconi (quest’ultimo, parzialmente interessato) perfezionato con la prefettura e con le indicazioni tecniche del Reggimento Genio Ferrovieri ed attuato con il prezioso concorso di volontari di Protezione civile.

Si è provveduto all’accompagnamento presso strutture di accoglienza appositamente individuate degli anziani, dei diversamente abili e di tutti coloro che non avevano possibilità di autonoma collocazione allestendo presidi sanitari per le persone non autosufficienti e/o ammalate; mediante opportune indicazioni tecniche fornite della competente autorità militare, nucleo e.o.d. del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore e grazie anche al contributo determinante  della centrale operativa 118 emilia est è stato possibile superare alcune problematiche connesse all’allontanamento di persone che versano in condizioni fisiche di non autosufficienza.

Attesa la presenza di vie di comunicazione anche importanti all’interno della “danger zone”, durante le operazioni di disinnesco dell’ordigno (inziate alle ore 8.15) é stata attuata l’interdizione temporanea del traffico veicolare e pedonale.

Nessun particolare intervento si è reso necessario con riferimento alla viabilità autostradale, mentre è stata disposta l’interdizione temporanea della viabilità provinciale, comunale e ferroviaria e, tenuto conto dell’interruzione del traffico veicolare e pedonale, anche i servizi di trasporto pubblico stradale sono stati adeguati dai rispettivi gestori.

Sulle zone di dispolettamento e di brillamento è stata, altresì, assicurata l’interdizione aerea durante l’intera durata delle rispettive operazioni nonché l’interruzione delle tubazioni di gas, acque, drenaggio, fognanti  e degli impianti elettrici e telefonici , aerei e/o interrati, aventi caratteristiche interferenti con le operazioni.

Prezioso è risultato l’apporto sia dei Vigli del fuoco, che hanno garantito la presenza di un’autobotte con relativa squadra di emergenza antincendio e primo soccorso, sia della centrale operativa 118 Emilia Est, che ha assicurato la presenza di un’ambulanza con équipe medica a bordo ed ha provveduto a mantenere allertate le strutture ospedaliere ed i mezzi di soccorso di tipo avanzato per  eventuali necessità.

Durante l’intera durata delle operazioni, le forze di polizia territoriali, in tutte le componenti e specialità, hanno costantemente ed efficacemente assicurato, anche con ricognizioni aeree, condizioni di assoluta, massima sicurezza per la tutela dell’incolumità pubblica nella zona interessata dalla presenza del residuato bellico.

La zona interessata alle operazioni di dispolettamento, precedentemente evacuata, è stata riaperta al traffico aereo, ferroviario, stradale – urbano ed extraurbano  – e pedonale alle ore  14.10 circa.

L’ordigno disinnescato è stato, quindi, trasportato in area priva di insediamenti ed infrastrutture, la cava “i laghi”, sita in località Osteriola, nel comune di Pianoro, dov’è stato fatto brillare.

Le operazioni si sono definitivamente concluse  alle ore 17.00 circa.

 

 

















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