Nominati i primi 17 componenti del nuovo Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Sono: Paolo Cavicchioli; Donatella Pieri; Vincenza Rando; Ernest Owusu Trevisi (designati dall’Amministrazione comunale); Silvana Borsari; Anselmo Sovieni (designati dall’Amministrazione provinciale); Marina Bondi; Anto De Pol; Renzo Lambertini (designati dall’Università di Modena e Reggio); Mauro Bastoni; Lorella Vignali (designati dalla Camera di Commercio); Greta Barbolini; Maurizio Ferrari (designati dal Centro Servizi per il Volontariato); Gabriella Gibertini (designata dal Comune di Sassuolo); Andrea Iori (designato dal Comune di Pavullo); Remo Mezzetti (designato dal Comune di Castelfranco); Matteo Al Kalak (designato dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola).
I nuovi consiglieri sono stati nominati all’unanimità dal Consiglio d’Indirizzo in carica, nel corso della seduta di questo pomeriggio a Palazzo Montecuccoli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Dei 17 nuovi consiglieri, 15 sono residenti da almeno tre anni in provincia di Modena, nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto della Fondazione, e sono in possesso – si legge nel verbale della seduta – “dei requisiti di professionalità, competenza ed esperienza adeguati ai compiti da svolgere”. L’accettazione della nomina da parte dei componenti del nuovo Consiglio d’Indirizzo comporta la dichiarazione di piena condivisione dei principi ispiratori e degli scopi della Fondazione, dei principi della Carta delle Fondazioni (vedi scheda), nonché della disposizione secondo la quale la designazione non comporta rappresentanza di altri enti od organismi.
I consiglieri nominati saranno convocati il 26 ottobre, nella stessa sede, per l’elezione dei tre consiglieri cooptati. Le candidature potranno essere presentate entro lunedì 19 ottobre. Ultima tappa del rinnovo delle cariche sarà, giovedì 5 novembre, la seduta del nuovo Consiglio d’Indirizzo per l’elezione del presidente, del Consiglio d’Amministrazione e dei componenti del Consiglio dei Revisori. Tutti i componenti degli organi istituzionali della Fondazione resteranno in carica per 4 anni, un anno in meno rispetto al passato.
Chi sono i 17 nuovi consiglieri:
Matteo Al Kalak, 36 anni. Si occupa di storia culturale e religiosa. Dopo il dottorato in Storia alla Scuola Normale di Pisa, ha svolto attività di ricerca e di insegnamento presso la stessa Scuola Normale, l’Università di Bologna e l’Università di Modena e Reggio. Attualmente è assegnista presso la Scuola Normale e sovrintende gli Archivi storici della Diocesi di Modena. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni e monografie scientifiche. Svolge attività di volontariato.
Greta Barbolini, 49 anni. Ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Arci di Modena dal 2003 al 2014. E’ stata portavoce del Forum del Terzo Settore modenese e si è occupata di associazionismo culturale a livello locale e nazionale ricoprendo l’incarico di Presidente nazionale di UCCA, associazione nazionale di cinecircoli. Attualmente ha un incarico come responsabile delle politiche economiche dell’Arci a livello nazionale.
Mauro Bastoni, 57 anni. Vicepresidente provinciale di Confesercenti. Ha svolto la sua esperienza lavorativa nel settore delle cooperative agricole e zootecniche con mansioni tecniche e di direzione amministrativa. Dal 1988 è imprenditore nel commercio, contitolare di un’azienda che fornisce prodotti, servizi e mezzi tecnici alle aziende agricole e florovivaistiche.
Marina Bondi, 58 anni. Professore Ordinario e Direttrice del centro interuniversitario di ricerca CLAVIER, è stata Presidente della Associazione Italiana di Anglistica e ha coordinato numerosi progetti sul discorso accademico e sulla comunicazione professionale in campo economico-aziendale e giuridico. Ha ricoperto diversi incarichi di gestione per l’Ateneo: direttrice del Centro Linguistico e di un corso di Dottorato, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, direttrice di Dipartimento.
Silvana Borsari, 58 anni. Medico specializzato in Ostetricia e Ginecologia, direttrice dell’unità operativa “consultori familiari” del dipartimento di cure primarie dell’Ausl. Referente presso il servizio territoriale dell’assessorato alla salute regionale dell’area materno infantile e docente all’Università di Modena e Reggio nel corso di laurea breve in Scienze ostetriche. Dal 2006 al 2013 direttore del distretto socio-sanitario di Modena. Ha svolto attività di ricerca, consulenza e formazione.
Paolo Cavicchioli, 46 anni. Ingegnere informatico, amministratore delegato di Doxee S.p.A., multinazionale con sede a Modena operante nel settore dell’Information Technology. Dal 2012 membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia e del Consiglio Direttivo di Confindustria Modena con delega all’education. Dal 2014 è un componente della commissione nazionale Università-Imprese di Confindustria.
Anto De Pol, 69 anni. Professore ordinario di Istologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio. Dirige il Centro Interdisciplinare di Proteomica (CIPRO) della stessa Università. E’ direttore del Dipartimento chirurgico, medico, odontoiatrico di Scienze morfologiche con interesse trapiantologico oncologico e di medicina rigenerativa. Di recente il suo impegno si è focalizzato sulla conservazione delle cellule staminali nell’ambito della messa a punto di una banca.
Maurizio Ferrari, 74 anni. Da sempre attivo nel mondo del volontariato, prima come dirigente dell’Avis comunale poi, dal 1992 al 2013, come presidente dell’Avis provinciale di Modena. A partire dal 2000 ha ricoperto incarichi nel direttivo del Centro di Servizio per il Volontariato e nel direttivo del Forum del Terzo Settore dell’Emilia-Romagna. E’ stato assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Modena.
Gabriella Gibertini, 64 anni. Attiva da 20 anni nella promozione turistica delle aree di Sassuolo, Fiorano e Maranello. Dal 1980 è consigliere di amministrazione di Terme della Salvarola spa, dal 1984 amministratore delegato dell’Immobiliare Salvarola spa. E’ tra i fondatori di Modenatur, Presidente di Assohotel Modena, presidente della società di promozione Terme della Salvarola e la Terra delle Rosse e componente del Consiglio di amministrazione di Confesercenti.
Andrea Iori, 43 anni. Tecnico di laboratorio e Responsabile Informatico dei Laboratori di analisi Artest Spa. Da anni impegnato con le associazioni di volontariato del territorio. Presidente dell’AVAP Croce Verde di Pavullo, componente del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e membro della Commissione Nazionale di Protezione Civile. Per 5 anni componente del consiglio del Centro Servizi Volontariato Modenese.
Renzo Lambertini, 65 anni. E’ dal 1994 professore ordinario di Diritto Romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dove per nove anni ha ricoperto l’ufficio di Preside della Facoltà. Lungo un’esperienza accademica quarantennale ha affiancato alla didattica e alla gestione un costante impegno di ricerca scientifica.
Remo Mezzetti, 64 anni. Ha maturato una lunga esperienza nel campo della sanità pubblica e privata. E’ stato direttore generale della casa di cura convenzionata Villa Fiorita di Sassuolo nonché amministratore delegato dell’ospedale riabilitativo di Montecatone (Imola) e del nuovo ospedale civile di Sassuolo, entrambe società miste pubblico-privato.
Donatella Pieri, 55 anni. Diplomata in Pianoforte e laureata in Architettura. Direttore del Conservatorio di Bologna e referente AFAM dell’Area europea dell’Alta Formazione. Ha ricoperto l’incarico di esperto del MIUR nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Vecchi-Tonelli. E’ componente del Comitato Scientifico per lo spettacolo su nomina della Giunta della Regione Emilia Romagna.
Vincenza Rando, 57 anni. Avvocato. E’ stata consulente in materia giuridica per enti pubblici e segue diversi processi quale difensore di parte civile in rappresentanza delle vittime delle mafie e dell’Associazione Libera. Attiva nel mondo del volontariato e specialmente nelle associazioni che si impegnano per l’affermazione della cultura della legalità. Ha sempre avuto una particolare attenzione ai temi dell’Etica della Responsabilità per combattere le mafie e la corruzione.
Anselmo Sovieni, 48 anni. Avvocato dal 1993, socio fondatore dello studio legale Lotti & Sovieni che opera nell’ambito del diritto civile, commerciale, bancario e della crisi d’impresa. Svolge le funzioni di curatore e commissario su incarico del Tribunale di Modena; ha tenuto e tiene docenze in occasione di corsi e seminari organizzati da enti privati, istituti di credito e scuole di specializzazione, in materia commerciale e fallimentare.
Ernest Owusu Trevisi, 28 anni. Avvocato. Ha conseguito un master in trust e affidamenti fiduciari. Collabora con lo studio legale Bonfatti&Iotti “Iuris” di Modena occupandosi prevalentemente di diritto fallimentare, bancario e commerciale. Nel dicembre 2013 è stato ammesso alla Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche dell’Università di Modena e Reggio. È assistente in Diritto Commerciale e Diritto Fallimentare presso il dipartimento di Giurisprudenza.
Lorella Vignali, 54 anni. Inizia la propria attività lavorativa come ricercatrice presso una Società di consulenza specializzata in Job Creation, operante sul territorio emiliano-romagnolo. Nel 1995 viene eletta Sindaco del Comune di San Cesario. Attualmente ricopre il ruolo di Responsabile Area Emila est (Modena e Bologna) in Cir food s.c., con responsabilità inerenti i risultati gestionali, la relazione con i clienti pubblici e privati e l’organizzazione dei processi nel territorio di competenza.
La Carta delle Fondazioni
Competenza e autorevolezza degli amministratori; indipendenza, autonomia, responsabilità e incompatibilità con qualsiasi incarico o candidatura politica, pubblicità e trasparenza delle procedure di designazione e di nomina; rappresentatività nella composizione degli organi anche attraverso un’adeguata presenza di genere. Sono questi i principi ai quali si ispira la Carta delle Fondazioni, approvata nell’aprile del 2012 dall’assemblea dell’Acri, l’associazione che riunisce le fondazioni d’origine bancaria. La Carta è una sorta di codice di riferimento volontario, ma vincolante, di cui le Fondazioni si sono dotate per disporre di una guida che consenta loro di adottare scelte coerenti a valori condivisi nel campo della governance, dell’attività istituzionale, della gestione del patrimonio.
Trasparenza, imparzialità delle decisioni, accessibilità delle informazioni, rendicontazione, disseminazione delle best practice sono – insieme alla piena autonomia e responsabilità – i principali criteri suggeriti dalla Carta per un corretto esercizio dell’attività istituzionale, complementare ma mai sostitutiva dell’intervento pubblico. La gestione del patrimonio deve essere fondata su diversificazione e controllo del rischio, funzionali – oltre che a salvaguardare l’integrità del patrimonio stesso – a produrre una redditività in grado di consentire il perseguimento degli obiettivi di missione. Significativo è anche il richiamo al collegamento funzionale dell’impiego del patrimonio alla missione istituzionale delle Fondazioni. Infine, il rapporto con la società bancaria di riferimento, che ha l’obiettivo di contribuire alla promozione dello sviluppo economico, senza condizionare la gestione operativa ma esercitando i diritti dell’azionista.