“Abbiamo condiviso i criteri per la mobilità del personale delle Province e avviata la costituzione delle Unità tecniche per l’attuazione della legge 13”. Così l’assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti al termine della riunione oggi a Bologna dell’Osservatorio regionale sull’attuazione della legge di riordino territoriale (l. r. 13/15) che riunisce i rappresentanti delle Province e della Città metropolitana di Bologna, di Anci, Upi e Uncem.
“Procede il lavoro con i territori nella massima condivisione e collaborazione con le forze sociali ed economiche”, sottolinea Petitti. “Stiamo governando un passaggio importante nell’attuazione del progetto di riordino istituzionale, garantendo i lavoratori delle Province, la continuità dei servizi per i cittadini (con attenzione a temi cruciali come l’ambiente, l’agricoltura, il lavoro e la formazione) e il trasferimento dei beni mobili e immobili dalle Province alla Regione, nell’ottica della semplificazione”.
Nel dettaglio, l’Osservatorio ha innanzitutto fatto il punto sulle procedure di mobilità relative al personale delle Province e della Città metropolitana che si occupa delle funzioni oggetto della legge regionale 13/15 (come appunto agricoltura, ambiente, lavoro e formazione). Si tratta di 1200 dipendenti sui 4000 totali.I criteri e i tempi per la mobilità saranno, nei prossimi giorni, al centro di un incontro dell’assessore Petitti con le organizzazioni sindacali.
Contemporaneamente, l’Osservatorio ha dato avvio alla costituzione delle “Unità tecniche di missione” che garantiranno il lavoro comune tra Regione ed Enti locali per dare concretezza alla legge 13, gestire e coordinare la fase di passaggio della riorganizzazione territoriale e avviare il progetto sperimentale di istituzione delle Aree vaste interprovinciali e della Città metropolitana di Bologna.