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Allarme per la proliferazione della “cimice asiatica”. Linee guida per contrastarne l’espansione

cimiciDopo zanzara tigre, vespa del castagno e nutria, il territorio metropolitano è alle prese con l’invasione di una nuova specie alloctona. Parliamo della “cimice esotica”, alias “cimice asiatica” che pare particolarmente ghiotta delle pere, delle pesche e delle mele dei nostri frutteti, con la conseguenza di causare ingentissimi danni alle nostre culture. Dopo la prima comparsa nel modenese da quest’anno è arrivata nel bolognese (zone di Crevalcore, Sant’Agata, ed altre a confine col modenese) dove ha già cominciato a causare ingenti danni ai nostri agricoltori. Con l’arrivo dell’inverno, il problema sta per spostarsi all’interno delle abitazioni, che rischiano di diventare il luogo di “svernamento” di questi insetti.

Per informare del problema e condividere le tecniche per contrastare il proliferare della “cimice asiatica” Halyomorpha halys, per fornire linee guida che indichino come affrontare il problema e organizzare la campagna di informazione a livello locale si è tenuto questa mattina un incontro organizzato dalla Città metropolitana con gli assessori ed  i tecnici dei comuni bolognesi e i funzionari del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, nonchè del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL.

“Per prevenire gli allarmismi, monitorare la situazione e gestirla – ha sottolineato Lorenzo Minganti consigliere metropolitano con delega all’Ambiente e all’Agricoltura – abbiamo organizzato stamattina un incontro per definire una strategia comune a livello metropolitano. Non vogliamo creare allarmismi, ma è giusto che ci rendiamo conto che siamo all’alba dell’invasione di una nuova specie alloctona, come è già stato per la nutria o la zanzara tigre. Al momento possiamo solo giocare in difesa, cercando di contenerne la proliferazione. Per questo è importante che tutti i cittadini dell’area metropolitana siano informati e conoscano le principali azioni da intraprendere: non usare insetticidi che spesso sono inefficaci e dannosi per la salute, chiudere bene spifferi, crepe ed altri possibili punti di passaggio, uccidere gli insetti con schiacciamento o annegamento in acqua saponata. Un buon consiglio per stordirle è l’uso del ghiaccio spray da atleti, per farle così cadere a terra. Siamo inoltre in contatto con le associazioni agricole per porre in essere le adeguate azioni a tutela delle nostre produzioni.”
SCHEDA INFORMATIVA SULLA CIMICE ASIATICA (HALYOMORPHA HALYS)

La cimice Halyomorpha halys, di origine appunto asiatica, è stata catturata per la prima volta nel 2012 in provincia di Modena e nell’arco di tre anni si è diffusa nel reggiano, nel bolognese, in Lombardia, basso Veneto e Piemonte. Dagli studi condotti, sembra che sia giunta nel bolognese a seguito dei veicoli merci, provenienti dall’area cinese, forse per il trasporto delle piastrelle per l’edilizia. Come spesso accade per le alloctone, si tratta di una specie nuova per i nostri ambienti, in rapida diffusione sul territorio, che si nutre di piante, in particolare di alberi da frutto (pere, pesche e mele in primis), e pertanto ha creato numerosissimi danni alle colture.

Pur essendo innocua per le persone e gli animali, la Cimice esotica è fastidiosa e può creare allarme per la sua abitudine di entrare in massa nelle abitazioni in autunno, costituendo colonie di centinaia di esemplari. E’ prevedibile che le popolazioni di cimici, con i primi freddi, cerchino rifugio nelle case, soprattutto le abitazioni limitrofe ai campi. L’ingresso di anche un solo esemplare ha l’effetto di richiamarne altri per costituire una colonia (grazie ai fenomeni di aggregazione).

















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