“La delibera approvata dalla Giunta comunale nei giorni scorsi e che stanzia 120 mila euro per la riparazione della torre piezometrica che si trova in città, all’incrocio tra le vie Nuova Ponente e Lenin, intende porre rimedio ai danni del terremoto del 2012. L’intervento rientra nel Piano programma del Commissario delegato alla Ricostruzione e verrà infatti finanziato con i fondi dei rimborsi assicurativi post-sisma. La Regione ha individuato gli edifici su cui intervenire e queste risorse non possono essere destinate ad altri fini come qualcuno chiede”. Così l’assessore al Patrimonio del Comune di Carpi Simone Morelli replica a quanto affermato dalla Lega nord locale.
La torre, in disuso da 40 anni come manufatto di servizio all’acquedotto comunale, ospita oggi l’impianto di comunicazione della Protezione Civile; è di proprietà comunale, è un bene tutelato dal Ministero dei beni culturali e vi è l’obbligo della conservazione nell’ambito della tutela del patrimonio storico e artistico carpigiano. Alta 36 metri, a causa delle scosse del maggio 2012 non ha subito danni gravi ma in diversi punti appare necessario intervenire su di essa con opere di restauro: un intervento riparatore avvalorato anche da uno stato di vetustà precario che impone di evitare la possibilità di dichiarare l’inagibilità della torre, cosa che potrebbe provocare ripercussioni anche al traffico nelle strade adiacenti. Un intervento circoscritto al ripristino minimale dei danni, al fine di garantire comunque la messa in sicurezza del manufatto e la conservazione del bene. I lavori di restauro dureranno almeno tre mesi.