Reggio Emilia esporta non solo tecnologia, ma anche know how in campo umanistico. La Germania, infatti, si appoggia a Reggio Emilia per il reclutamento di educatori da immettere nei loro nidi e scuole materne. L’esperienza dell’Azienda Speciale Servizi Bassa Reggiana, e più in generale quella dell’intero territorio reggiano, e le competenze maturate in campo educativo e pedagogico dal Dipartimento di Educazione e Scienze umane di Unimore fanno scuola creando importanti e promettenti possibilità occupazionali all’estero.
Grazie ad un accordo firmato con la Diocesi di Limburg an der Lahn (Germania), una grossa realtà che riunisce circa 280 scuole d’infanzia di una vasta area regionale, a sua volta convenzionata con il Comune di Francoforte, verrà offerta a 6 laureati in Scienze della Formazione primaria, in Scienze dell’educazione ed in Scienze pedagogiche, di cui tre dell’ateneo modenese-reggiano, e tre presi dalle graduatorie dell’Azienda Speciale Servizi Bassa Reggiana, l’opportunità di poter svolgere un periodo di tirocinio retribuito in strutture dell’infanzia tedesche, finalizzato all’eventuale assunzione a tempo indeterminato degli stessi frequentanti.
“Il progetto che il Dipartimento da me diretto ha elaborato congiuntamente con la Diocesi di Limburg e l’Azienza Servizi Bassa Reggiana – dichiara il prof. Giorgio Zanetti, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze umane di Unimore – riveste, credo, un significato profondo. Si tratta infatti di una splendida occasione sia formativa che professionale, con un’indubbia rilevanza sul piano dell’internazionalizzazione e su quello dell’orientamento al lavoro. Né appare poi privo di rilievo il fatto che il progetto coinvolga un grande Paese come la Germania. Mentre si discute più che mai della difficile, tormentata costruzione di un’identità europea fondata su insieme di valori condivisi, l’iniziativa che oggi presentiamo ha anche il significato di un contributo, certo piccolo ma concreto, a quell’Europa molteplice e insieme solidale che è oggi nell’auspicio di molti”.
L’obiettivo di questa intesa, che fa seguito ad altri significativi accordi di scambio che l’Azienda Speciale Servizi Bassa Reggiana intrattiene con istituzioni pubbliche straniere, che hanno già portato numerosi pedagogisti della stessa Azienda in Scozia, Svezia, Turchia, è di avvalersi di personale specificamente formato in loco per concorrere alla qualificazione delle scuole dell’infanzia della zona di Francoforte.
In tale ottica l’accordo prevede tra l’altro che siano realizzati alcuni seminari in Germania per insegnanti ma anche per architetti, con l’intento di trasferire e suggerire tipologie di accoglienza, gestione e costruzione di scuole dell’infanzia “a misura di bambino”, che partano soprattutto dalla positiva esperienza condotta nella Bassa Reggiana.
“Questo accordo – dice il dott. Giammaria Manghi, Presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana – denota come l’Azienda sappia confermarsi nelle relazioni con soggetti e realtà europee per produrre progettazioni ed esperienze di alto livello. Inoltre, va sottolineato la rilevanza dell’accordo stesso in un mondo che fatica a offrire esperienze ai giovani in campo lavorativo”.
Attraverso uno specifico bando di imminente uscita saranno selezionati per titoli e colloqui i candidati ammessi a partecipare ad attività propedeutiche previste prima della partenza: un corso di lingua tedesca e un corso di formazione pedagogica erogati dall’’Ateneo.
“Questo accordo – dichiara la prof. ssa Roberta Cardarello, Ordinario di Didattica e Pedagogia speciale presso il Dipartimento di Educazione e Scienze umane e Presidente dell’Azienza Servizi Bassa Reggiana – costituisce in realtà uno degli esiti più significativi dei rapporti di collaborazione stretti e fruttuosi che l’Area Pedagogica del Dipartimento ha istituito con l’Azienda. Mi riferisco a percorsi di formazione degli insegnanti, periodi di tirocinio svolti dai nostri studenti presso le Scuole della Bassa Reggiana, elaborazione di tesi di laurea e di studi sperimentali sulla base di un progetto condiviso: attività rivolte tutte a creare una rapporto di fertile simbiosi fra mondo universitario e mondo del lavoro, ricerca e prassi educativa, azione nel territorio e sua proiezione internazionale”.
La partenza è prevista per la primavera del prossimo anno.
