La Provincia utilizzerà nei propri servizi gli imputati per i quali il giudice decide la sospensione del processo, con “messa alla prova” in lavori di pubblica utilità, una possibilità introdotta dalla legge 67 del maggio 2014 per i reati puniti con la sola pena pecuniaria e con pena sotto i quattro anni. L’attività si svolgerà sulla base di una convenzione siglata venerdì 12 giugno da Giancarlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena e da Vittorio Zanichelli, presidente del Tribunale di Modena.
L’accordo prevede l’utilizzo a titolo gratuito degli imputati in servizi dell’ente da quelli amministrativi alle manutenzioni.
«Dopo l’uscita del regolamento del ministro della Giustizia due giorni fa, è la prima convenzione in Italia – sottolinea Muzzarelli – di una pubblica amministrazione che sigla un accordo di questo genere con l’autorità giudiziaria. Crediamo che l’ente possa contribuire positivamente a mettere in pratica lo spirito della legge impiegando gli imputati in attività amministrative di vario genere, oppure esecutive e in affiancamento al nostro personale per attività di manutenzione di strade, piste ciclabili ed edifici», mentre Zanichelli ricorda che «la legge introduce questo nuovo istituto della messa alla prova con l’obiettivo di favorire il reinserimento degli imputati, decongestionando il processo penale e evitando accessi al carcere per imputati di reati circoscritti e di lieve entità e allarme sociale. L’affidamento al servizio sociale avviene secondo un’analisi attenta delle attitudini e caratteristiche degli imputati che richiedono di usufruire di questa opportunità».
La legge prevede che il giudice può disporre, su richiesta dell’imputato e con un programma stabilito dall’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe), la messa alla prova con sospensione del processo.
In base all’accordo la Provincia dovrà comunicare all’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe) eventuali violazioni degli obblighi inerenti la prestazione lavorativa dell’imputato. Al termine del programma i coordinatori della Provincia, indicati nell’accordo, dovranno predisporre una relazione da inviare all’Uepe per documentare l’assolvimento degli obblighi lavorativi dell’imputato. In caso di esito positivo è prevista l’estinzione del reato.