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Gotta e rischio cardiovascolare elevato. Una ricerca Unibo evidenzia la pericolosa correlazione

sanita_infermieriIn occasione del congresso annuale europeo di reumatologia promosso dalla European League Against Rheumatism (EULAR), è stata presentata oggi a Roma una ricerca condotta da Claudio Borghi del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna che dimostra la correlazione tra elevati livelli di acido urico sierico, che causano la gotta, e un incrementato rischio cardiovascolare in pazienti che presentano entrambe le patologie. La ricerca denominata “European Cardiovascular Risk Patients: Disease Prevention and Management in Usual Daily Practice (EURIKA) Study”, si è articolata come un analisi post-hoc che ha coinvolto 7.580 pazienti di 12 paesi europei arruolati nello EURIKA tra metà 2009 e l’inizio del 2010. L’età media dei pazienti era di 63,2 anni e il 51,7% dei pazienti era di sesso femminile. Lo studio ha dimostrato la stretta correlazione tra elevati livelli di acido urico ed un più elevato rischio di patologie cardiovascolari. Fino ad oggi erano disponibili solo casistiche su popolazioni singole. Eurika è invece la prima dimostrazione a livello continentale, in popolazioni che si nutrono in maniera diversa e che quindi producono diversamente acido urico, della stretta correlazione tra i livelli di questa sostanza e il rischio cardiovascolare. “Il numero di pazienti a cui viene diagnosticata la gotta è incrementato negli ultimi due decenni – osserva Claudio Borghi – con varie comorbilità associate a questa patologia. Diviene perciò importante comprendere appieno il collegamento tra i livelli di acido urico sierico e il rischio cardiovascolare. La mia speranza è che i risultati di questa ricerca aumentino la consapevolezza nei medici, del ruolo della iperuricemia e della gotta nelle patologie cardiache per comprendere meglio il pieno impatto clinico di queste e, in ultimo, migliorare il trattamento nei pazienti”. “In questa direzione si stanno muovendo anche diverse società scientifiche, come la Società europea per l’Ipertensione, la Lega Europea contro il Reumatismo e la Società Europea di Cardiologia”, continua Borghi. “In queste sedi si sta lavorando a un documento di consenso che attesti l’acido urico come marker di rischio cardiovascolare”. La gotta è una seria malattia cronica e debilitante causata dal deposito di acido urico nelle articolazioni e rappresenta la forma più comune di artrite infiammatoria. La patologia colpisce oltre 15,8 milioni di persone nei Paesi occidentali, Stati Uniti e Giappone inclusi. La gotta è stata spesso associata come comorbilità (patologie diverse che colpiscono lo stesso paziente) a ipertensione, malattie cardiovascolari, sindromi metaboliche come il diabete e incrementato rischio di morte. La ricerca del team EURIKA ha contribuito a definire meglio questa correlazione.

















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