Altri tre arresti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sassuolo, nell’ambito di un periodo particolarmente intenso di controlli straordinari del territorio per la repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti. Ad entrare nel mirino del personale della Stazione questa volta tre uomini, un italiano e due nord africani.
Da giorni alcuni cittadini avevano notato strani movimenti nella zona industriale. Sospetti confermati grazie ad appostamenti e pedinamenti posti in essere dai militari della Stazione di Sassuolo e della Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile. La metodologia messa in atto per eludere i controlli, era semplice ma efficace e prevedeva una precisa suddivisione dei compiti tra i tre: il “procacciatore” ovvero chi adescava i clienti, il “pusher” ovvero chi materialmente consegnava la droga ed il “palo” che, con funzioni anche di autista, aveva il compito di controllare l’affidabilità dei luoghi dove sarebbe avvenuta la cessione.
Nella serata l’azione dei militari che, sviluppata con l’ausilio di più uomini e mezzi nelle zone limitrofe alla zone di spaccio, ha permesso di cogliere in flagrante i tre nell’atto di uno scambio. Recuperato lo stupefacente ceduto nonché rinvenuto in dosso ad uno dei “pusher”. Sequestrata cocaina, suddivisa in dosi, e denaro contante provento dell’attività di spaccio. Segnalati alla Prefettura di Modena, quali assuntori, i cinque giovani fermati nell’atto di acquistare la droga.
Al di la dei numerosi arresti operati, rilevante anche il numero dei clienti segnalati alla Prefettura, oltre 25, di ogni estrazione sociale e fascia di età, tra i quali operai, impiegati ma anche avvocati. Segnalazioni che comunque determinano il periodico sottoporsi ad esami tossicologici, l’adesione ad un programma riabilitativo nonché la sospensione della patente.
