Ancora troppe persone muoiono o restano gravemente ferite nell’attraversare i passaggi a livello.
Motivo? Il mancato rispetto del Codice della strada, delle norme di sicurezza e della segnaletica stradale nell’attraversamento della sede ferroviaria.
Nel 2014 sono aumentati gli incidenti: 37 (di cui 16 gravi) contro i 33 (di cui 14 gravi) del 2013, anche se il numero delle vittime è diminuito (7 nel 2014 e 10 nel 2013).
Quasi sempre a provocare gli incidenti sono automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. La maggior parte dei sinistri coinvolge persone che vivono nelle vicinanze dei PL o che li utilizzano frequentemente. Proprio la familiarità e l’abitudine che hanno nell’attraversarli le rendono meno attente.
“Come migliorare la sicurezza ai passaggi a livello e nei dintorni” è il tema della settima edizione di ILCAD (International Level Crossing Awareness Day), la giornata internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello – promossa da Commissione Europea e Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) – lanciata oggi a Istanbul.
Al centro dell’edizione 2015 c’è la sicurezza di pedoni e ciclisti. Obiettivo: informare i cittadini sui comportamenti sicuri da adottare in prossimità dei passaggi a livello.
Gli incidenti ai passaggi a livello, quindi, non sono imputabili al sistema ferroviario, ma sono causati dal mancato rispetto del Codice della strada e di alcune semplici regole salvavita che possono essere così riassunte:
· attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate;
· fermarsi quando le sbarre sono in chiusura;
· attendere la riapertura delle barriere;
· non scavalcare o passare sotto le sbarre quando sono chiuse;
· non sollevare le barriere quando sono abbassate;
· rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello;
· osservare scrupolosamente le norme del Codice della strada.
Sulla rete fondamentale, oltre 16.700 km, sono ancora in esercizio 5.010 passaggi a livello, di cui 1.077 affidati alla responsabilità diretta di privati e la cui gestione presenta maggiori criticità.
Le nuove linee ferroviarie, oggi, sono costruite da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) senza passaggi a livello.
Nel 2015 RFI prevede di eliminare 110 passaggi a livello. I lavori sono in corso. L’investimento complessivo è di circa 50 milioni di euro.
Nel 2014 Rete Ferroviaria Italiana ha soppresso 84 PL, di cui 52 in consegna a privati, con un investimento complessivo di oltre 50 milioni di euro.
Nel territorio di competenza della Direzione Emilia Romagna di RFI i passaggi a livello in esercizio sono 266 (di cui 62 in consegna a privati) quasi tutti collocati su linee a traffico esclusivamente regionale. Fanno eccezione cinque PL ancora presenti nel comune di Bologna, di cui due sulla linea Bologna – Verona (in corso i lavori per la loro eliminazione) e tre sulla linea Bologna – Padova (in corso pianificazione dei lavori e attività preliminari in accordo con l’amministrazione comunale).
Nel periodo 2010 – 2014 sono stati 33 in Emilia Romagna i PL eliminati, con un investimento di circa 50,8 milioni di euro. Nel biennio 2015- 2016 è prevista la soppressione di altri 14.
I passaggi a livello smantellati sono sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) e/o Enti quali l’Anas. Inoltre, in ogni regione, è prevista l’eliminazione e automazione di ulteriori passaggi a livello nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico.
A ILCAD 2015 aderisce anche il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che diffonde il video “Prendi il tuo tempo, non rischiare la tua vita!”, attraverso il quotidiano online del Gruppo FS Italiane, FSNews (fsnews.it), e La Freccia.TV. Notizie sulla campagna di sensibilizzazione anche su FSNews Radio, via twitter all’account @fsnews_it e sul magazine La Freccia.