Opere e reperti dei Musei civici di Modena sono attualmente esposti in Italia e Germania: a Milano, Brescia e Norimberga. Nella città tedesca, dove fino a settembre è allestita la mostra “Monster in Visual Art”, è approdata la “Sirena” di Modena. L’esposizione fa leva sulla fascinazione che “i mostri” hanno sempre esercitato per il loro essere ciò che non si è mai visto prima, lo sconosciuto. Le creature fantastiche vengono presentate attraverso miti, leggende, rappresentazioni artistiche e significati culturali dal Medioevo a oggi. La “Sirena” modenese è un pastiche ottocentesco di materiali diversi (gesso, parti di pesce e di scimmia) giunto a Modena attorno alla metà degli anni ‘70 dell’Ottocento con ritagli di giornale che riportavano notizie di avvistamenti e recuperi di esseri simili. Forse da parte di chi l’aveva venduta c’era l’intenzione di convincere sulla reale esistenza di queste creature o di rievocare il clima che aveva portato, alla metà del secolo, a una vera e propria esplosione di interesse per questi piccoli ibridi con sembianze umane. La “Sirena” dei Musei civici arriva a Norimberga dopo essere stata esposta in mostre del Museo Nazionale Svizzero di Zurigo (“Animali reali e fantastici dall’antichità ai giorni nostri”, Marzo-Giugno 2013) e del Castello del Buonconsiglio di Trento (“Sangue di drago, squame di serpente”, Agosto 2013 – Gennaio 2014).
Alla mostra “Mondi a Milano. Culture ed esposizioni 1874-1940”, allestita fino al 19 luglio al Mudec Museo delle culture (www.mudec.it) i Musei modenesi hanno invece prestato bozzetti dipinti da Augusto Valli tra il 1890 e il 1891 nel terzo viaggio in Africa. L’esposizione illustra come Milano abbia accolto e divulgato al pubblico le diverse culture non europee nel corso dei suoi più rilevanti eventi espositivi. Le tavolette dipinte da Valli, montate su un unico pannello, racchiudono le impressioni registrate prevalentemente durante il tragitto dalla corte di Menelik II verso Harar, passando per Let Marefià, il paese degli Ittu Galla lungo il corso del fiume Awash. I bozzetti prestati fanno parte della “Raccolta eritrea” dei Musei civici, composta di 158 oggetti tra bozzetti, schizzi, disegni e dipinti di piccole dimensioni con vedute di paesi, costumi e scene della vita della colonia italiana tra il 1885 e il 1905 eseguiti dal pittore modenese nei viaggi nell’Africa orientale.
Infine, reperti del Museo archeologico di Palazzo dei Musei sono esposti a Brescia nella mostra “Brixia. Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C.” (fino a ottobre 2015). Si tratta di antefisse e lucerne provenienti dal complesso santuariale di Cittanova, databile alla fine del III secolo a.C., che testimoniano la precoce romanizzazione del territorio. L’esposizione bresciana infatti supera il tradizionale schema dello scontro tra Roma e le popolazioni locali considerate semibarbare, e in un percorso di tre secoli sullo sfondo della pianura padana illustra la realtà di un confronto che ha avuto molteplici sfaccettature.