Dopo 144 anni di ininterrotto servizio, venerdì 29 maggio u.s., il Centro Documentale di Bologna (ex Distretto Militare), in discendenza dei provvedimenti di riordino e razionalizzazione intrapresi dal Ministero della Difesa, ha cessato la sua secolare attività.
Un secolo e mezzo – fu istituito con il regio decreto n. 6026 del 13 nov. 1870 – nel quale il Centro, ente dell’Esercito Italiano, ha svolto molteplici funzioni riconducibili essenzialmente all’attività documentale e certificativa, informazione e assistenza al pubblico, ricezione e custodia dei fascicoli del personale che ha prestato servizio militare (circa 3.300.000 fascicoli personali di Ufficiali, Sottufficiali e militari di Truppa/obiettori di coscienza dei disciolti Distretti Militari di Bologna, Piacenza, Modena e Forlì), nonché tutte quelle attività residuali discendenti dal servizio di Leva (sospeso).
La chiusura del Centro, resa possibile dalla progressiva informatizzazione del patrimonio documentale, permetterà la razionalizzazione delle risorse umane (con una sensibile riduzione del personale militare dedicato), pur mantenendo intatto il servizio offerto alla cittadinanza, che sarà assicurato dal neo costituito “ufficio documentale” del Comando Regionale Esercito di via Urbana.
Alla cerimonia di chiusura, svoltasi all’interno della Caserma “Cialdini”, alla presenza di numerose Autorità militari e civili e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, è intervenuto il Prefetto di Bologna dott. Mario SODANO.
Una salva di cannone ha infine ricordato i soldati del Distretto Militare di Bologna caduti in tutte le guerre.
(Immagine: il Col. Flavio Rizzo, “ultimo” Comandante del Centro Documentale di Bologna dona il CREST dell’Ente al Prefetto di Bologna, dott. Ennio Mario Sodano)