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Castelnovo Sotto, presentato il progetto multimediale che racconta l’emigrazione dalla Bassa all’Argentina

progetto-argentinaUn dvd all’interno del quale sono contenute testimonianze dirette, notizie e storie relative all’emigrazione italiana in Argentina. E’ il dettagliatissimo lavoro che è stato presentato questa mattina nella sala consiliare del Comune di Castelnovo Sotto, dove si è svolta la fase finale del progetto “Argentina chiama Italia 2.0.13”, che di fatto è consistito nella  digitalizzazione-multimedializzazione della ricerca-azione dedicata al fenomeno dell’emigrazione in Argentina nell’area della Bassa ovest.

Alla giornata hanno partecipato il sindaco Maurizio Bottazzi, la consigliera regionale Roberta Mori, lo storico Antonio Canovi e Daniele Castagnetti, autore del dvd. Il progetto è stato realizzato con il contributo e la partecipazione della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, dei Comuni di Boretto, Brescello, Gattatico, Gualtieri, Guastalla, Poviglio, dell’Associacion de Emilia romanolos del Chaco (Associazione degli Emiliano Romagnoli della Provincia del Chaco-Argentina), dell’Associazione discendenti dell’Emilia Romagna di Pergamino (Argentina), della Federazione italiana lavoratori emigranti e famiglie (Filef) Emilia Romagna, della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo.

Il lavoro svolto costituisce la fase conclusiva e il completamento del percorso avviato dal 2003 con il progetto “Argentina chiama Italia”, con l’obiettivo di diffondere in lingua spagnola e rendere facilmente accessibile, a livello mondiale, con le moderne tecnologie della digitalizzazione e della comunicazione messe a disposizione dal web, la conoscenza del fenomeno migratorio tra Italia e Argentina nell’ambito dell’area rivierasca del Po e dell’Enza (la “bassa ovest”). Nello specifico, i Comuni reggiani che hanno preso parte al progetto sono stati interessati, nei secoli scorsi, da una massiccia emigrazione dei propri cittadini in Argentina dove tuttora la colonia reggiana è particolarmente numerosa.

“C’è un forte legame tra i nostri territori e l’Argentina – ha spiegato il sindaco Bottazzi – e confidiamo che questo nuovo progetto possa fare da volano per ulteriori iniziative concrete. Dal 2002 a oggi abbiamo operato seguendo sempre lo stesso filo conduttore”.

“La cultura globale – ha aggiunto la consigliera Roberta Mori, che è stata relatrice della proposta di legge, poi approvata, che ha riformato la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e che contribuì all’avvio del progetto “Argentina chiama Italia” nelle vesti di sindaco di Castelnovo Sotto – può avere un’accezione positiva se si basa sui rapporti umani. In tutti questi anni c’è stata continuità e grazie a questo ulteriore tassello si può aprire una meravigliosa finestra sul mondo”.

Lo storico Antonio Canovi ha invece illustrato le dinamiche che hanno portato alla realizzazione del libro “Pianure migranti” – del quale ora è disponibile anche un e-book in lingua spagnola per consentire alle nuove generazioni argentine di conoscere il proprio passato – la ricerca geostorica pubblicata nel 2009 dalla quale si è poi sviluppato il dvd e che contiene una serie di interviste grazie alle quali si può comprendere il fenomeno migratorio dagli ultimi decenni dell’Ottocento a oggi.

















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