Gli interventi degli ultimi giorni di vari Sindaci del Frignano hanno confermato quanto da tempo appare oramai evidente ai più, e cioè l’impossibilità per i piccoli Comuni montani di rispondere in modo accettabile ai bisogni delle proprie comunità con le modeste risorse economiche disponibili.
Nel 2012 il sindacato Fp/Cgil organizzò un convegno confrontandosi con i sindaci del Frignano sul tema “Gestioni associate una sfida per il Frignano”: emersero i buoni propositi e la conferma che non vi è altra strada se non lavorare insieme, la condivisione quindi delle difficoltà e degli ostacoli del percorso.
E’ giusto interrogarsi sul futuro del territorio del Frignano, verificando tutte le opzioni che possono produrre effetti positivi sulle finanze degli enti del territorio. Per cui ben vengano i convegni, le riflessioni, i dibattiti pubblici, le interviste per avviare la discussione sul tema delle fusioni.
Sarebbe profondamente sbagliato se tutte queste iniziative fossero un semplice diversivo per eludere gli impegni che gli amministratori del Frignano devono produrre per la costruzione dell’Unione.
L’Unione del Frignano nasce nel 2014 con alcuni servizi già in precedenza gestiti in associazione come Comunità Montana, (vincolo idrogeologico, Protezione civile, sismica, servizi informatici), alcuni di questi dall’anno 2000, e ad oggi solo 3 servizi sono stati trasferiti dai singoli enti : Polizia Municipale, centrale Unica di Committenza, servizi sociali. Ne mancano diversi che darebbero l’ossatura organizzativa all’Unione e contribuirebbero di molto alla migliore organizzazione delle risorse umane per garantire e migliorare i servizi offerti al cittadino.
La Fp/Cgil è consapevole delle difficoltà da superare, rinnova alle Amministrazioni l’invito ad un maggior coinvolgimento dei dipendenti degli enti, compresi coloro che non rivestono ruoli apicali, le Rsu e i sindacati, e ad avere maggiore coraggio accelerando sui tempi di passaggio delle varie funzioni che devono ancora transitare, in modo da ricavare maggiore efficienza del sistema.
Il percorso dell’Unione come scelta organizzativa per il Frignano, pensiamo sia l’unica in grado di dare risposte concrete, credibili, di tenuta del sistema dei servizi, e di sviluppo di quelle maggiori competenze che il sistema degli enti locali sta richiedendo per l’aumentata competizione per il reperimento delle risorse.
La fusione tra enti è sicuramente una scelta politica, che deve coinvolgere nella riflessione i cittadini dei comuni interessati, in quanto questa è una scelta con una forte caratteristica identitaria. Gestioni associate e fusioni quindi non come percorsi alternativi, ma come opportunità da sfruttare per l’ interesse dei cittadini del Frignano.
(Claudio Pasquesi, Fp/Cgil Frignano)