L’incontro di martedì 26 maggio alle ore 17.30, dal titolo Tre papi, un concilio, due roghi conclude il ciclo di conferenze organizzato dalla Scuola di Alti Studi della Fondazione Collegio San Carlo di Modena. È tenuto da Emidio Campi, professore emerito di Storia della Chiesa all’Università di Zurigo, consigliere della Société de l’histoire du protestantisme français (Paris), della Società di studi valdesi (Torre Pellice) e della Reformationsstiftung (Zürich). Studioso della storia del protestantesimo tra XVI e XVII secolo, ha partecipato, come membro del comitato di redazione, alla pubblicazione delle opere di Vermigli e Bullinger e ha curato l’edizione italiana di opere di Calvino, Zwingli e Müntzer. È membro del comitato di redazione delle riviste «Zwingliana», «Bollettino della società di studi valdesi» e «Zürcher Beiträge zur Reformationsgeschichte». Tra le sue pubblicazioni: Peter Martyr Vermigli (a cura di, Genève 2002); Alexander Schweizer (1808-1888) und seine Zeit (a cura di, Zürich 2008); Scholarly Knowledge (a cura di, Genève 2008); Consensus Tigurinus (1549) (a cura di, Zürich 2009); Basler Kirchenordnungen 1528-1675 (a cura di, Zürich 2012); Johannes Calvin und die kulturelle Prägekraft des Protestantismus (a cura di, Zürich 2012); La battaglia delle vocali. L’autorità della Scrittura nel dibattito protestante (Bologna 2013); Shifting Patterns of Reformed Tradition (Göttingen 2014).
Seicento anni fa il Concilio di Costanza (1414-1418) ricompose l’unità della cristianità occidentale dopo il Grande Scisma d’Occidente (1378-1418) e approvò la teoria del conciliarismo (supremazia del concilio ecumenico sul papa). Il Concilio non riuscì invece a promuovere una vera riforma della Chiesa “nel capo e nelle membra”. Lo stesso Concilio deliberò la condanna al rogo, in quanto eretici, dei riformatori boemi Jan Hus (ca. 1369-1415) e Girolamo da Praga (ca. 1370-1416). Le loro tesi, riprese da Lutero un secolo più tardi, diedero avvio in Europa alla Riforma protestante. Quegli avvenimenti – spiega Campi – sollevano, ancora oggi, problemi di grande attualità che non soltanto ritornano nella riflessione e nelle speranze ecumeniche dei cristiani, ma coinvolgono anche la sfera politica e la società civile.
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30; su richiesta sarà possibile ricevere un attestato di presenza. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.
La Scuola di Alti Studi, che ha per fine la formazione post-lauream secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, sociologia, antropologia, scienze religiose), prevede due distinti percorsi formativi, ai quali si accede per concorso pubblico internazionale: il corso di perfezionamento triennale che è equipollente al dottorato di ricerca e il corso di specializzazione annuale. Per ciascuno degli anni di corso, sono previsti corsi residenziali obbligatori con docenti di fama internazionale, oltre a lezioni, seminari, incontri di discussione per un totale annuo di 250 ore di lezione in lingua italiana, francese e inglese. Sono ammessi alla Scuola cittadini europei in possesso di laurea. Tutti gli allievi della Scuola sono sostenuti da borsa di studio.