Dalla Consorteria del balsamico tradizionale al croccante dell’Appennino, dagli arredi di riciclo ai food tour, dai prodotti bio alle presentazioni di libri con showcooking; dall’agrobar all’artigianato di cuoio e vetro, al design e al packaging alimentare.
Sono stati inaugurati questa mattina, giovedì 14 maggio, i nove temporary store che nel periodo di Expo, cioè fino a ottobre ma potenzialmente anche oltre, vedranno accendersi con nuove attività le vetrine di spazi precedentemente sfitti nel centro storico di Modena, grazie a contributi comunali assegnati attraverso un avviso pubblico da Modenamoremio.
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, gli assessori Tommaso Rotella (Attività economiche) e Ingrid Caporioni (Centro storico), e la presidente di Modenamoremio Milena Seghedoni.
Il giro inaugurale è incominciato in via Albinelli dove al civico 32, sul lato opposto della strada rispetto al Mercato coperto, ha trovato spazio il “Papera store Doc design”, che proporrà progetti di packaging per alimentari realizzati da undici giovani designer, oltre a conferenze e incontri su come leggere le etichette e verificare filiera e caratteristiche dei prodotti. In piazza Mazzini 9, invece, “Il Balsamico della tradizione secolare in centro”, spazio della Consorteria dell’aceto balsamico tradizionale di Spilamberto con in previsione anche un bookshop, farà informazione con personale preparato sull’aceto tradizionale dop, oltre ad attività come degustazioni e aperitivi a tema. In via Cesare Battisti 39 “Degusta, sogna e acquista” della Bottega del Bonaghino sarà invece uno spazio vendita per prodotti di produzione propria dagli amaretti al balsamico tradizionale dop, all’olio extravergine. “La Libreria degli Editori Modenesi”, a cura dell’omonima associazione ha trovato sede in piazza Matteotti nel chiosco: lì si organizzeranno presentazioni di libri di autori locali e incontri con gli scrittori, in una cornice che proporrà anche showcooking. Sono due i Temporary store che si sono insediati in via Sant’Eufemia: “Il Passatempo di Baba e i Tettini” al civico 55, e “Croccante tipico del Frignano e cioccolato” al 57. Nel primo caso si tratta di due attività di giovani creativi che si sono unite per dar vita a diversi prodotti che spaziano dalla tecnologia all’handmade toccando anche il tema del riciclo dei materiali. Nel secondo, la Pasticceria Turchi di Marisa Tognarelli propone una realtà di gustoso artigianato che scende a valle dall’Appennino: quella del croccante, di cui si insegna la lavorazione artistica come torta nuziale e quella della lavorazione del cioccolato, con laboratori e minicorsi per scuole e adulti.
Un agro bar, proposte di food tour con un bus ed esposizione di cose per la casa realizzate con materiali di riutilizzo, stanno insieme dietro la vetrina di “Dispensa Pallet store” di Cocoman snc in via Selmi 6. L’Acetaia Malagoli Daniele, La Vacchetta Grassa e La Gioja si sono invece unite sotto l’insegna di “Tradizionale Tipico Modenese” nei portici in piazza Roma 38, dove offrono ai clienti artigianato in cuoio e vetro con degustazioni di aceto balsamico tradizionale. Si chiama “Amore a primo naso”, infine, il temporary di Laura Pesce, dove si potranno trovare prodotti bio dell’eccellenza italiana, e in particolare vini e birre pregiate.
Tra gli obiettivi del progetto, sul quale sono stati investiti 80mila euro, c’è quello di portare attrattività nel centro storico e dare opportunità di visibilità e presenza nel capoluogo a realtà del territorio. Fra i fattori valutati positivamente c’è stato anche quello della collaborazione economica con una partecipazione alle spese dei selezionati, che dunque “investono su se stessi”. La percentuale di copertura delle spese d’affitto da parte di Modenamoremio con contributi comunali varia da caso a caso e oscilla tra il 65, il 50 e il 30 per cento in funzione innanzitutto della tipologia dell’attività, della sua potenzialità promozionale e di vivacizzazione del centro, e da fattori come il costo degli spazi.
A carico di Modenamoremio, oltre al supporto operativo e alle spese per la stipula dei contratti di affitto, anche la promozione dei temporary store, attraverso elementi di arredo urbano e attività di comunicazione.