Economie in crescita e appassionate di made in Italy. Sono due caratteristiche che rendono la Turchia e l’Azerbaijan un “trampolino di lancio” ideale per avviare o intensificare l’export da parte delle imprese italiane. UniCredit e Unindustria Reggio Emilia intendono proporsi come partners privilegiati nel supporto allo sviluppo degli affari delle aziende italiane all’estero, per questo hanno pensato e sviluppato il “Forum Turchia e Azerbaijan” che si è tenuto oggi, presso la sede di Unindustria, in via Toschi a Reggio Emilia.
Un appuntamento realizzato grazie all’unione delle competenze degli specialisti dei mercati esteri di UniCredit e alla sinergia con Unindustria Reggio Emilia con l’obiettivo di mettere in atto non tanto un convegno informativo quanto un incontro il più possibile operativo con gli imprenditori del territorio. Questi ultimi, infatti, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con esperti sulle caratteristiche e le potenzialità di mercati capaci di crescere a ritmi straordinari.
La giornata è stata aperta dai saluti di Paolo Bucchi, Vice Presidente Unindustria Reggio Emilia; e di Massimo Morselli, Area Manager Reggio Emilia UniCredit. Sono quindi seguiti gli interventi di Nicola Longo Dente, responsabile International & Multinational Banking – YapiKredi (UniCredit) sul tema: “Turchia: un’opportunità per le aziende italiane”; e di Rosario Sapuppo dello Studio Schonherr Istanbul, su “Investimenti in Turchia: aspetti pratico legali”. “Guida pratica per il successo in Turchia”, è stato il titolo dell’intervento di Ece Aldogan di Sancar Consulting Turchia, seguito dall’approfondimento “Doing business in Azerbaijan”, a cura di Orhan Gultekin, Sales AGM in Yapi Kredi Azerbaijan; e di Narmin Aslanova, Tax Manager Deloitte & Touche LLC – Deloitte Baku. L’incontro si è quindi concluso con un dibattito e gli approfondimenti con le singole aziende interessate.
“Abbiamo creato insieme a UniCredit il format di questa iniziativa appositamente non come un convegno tradizionale, ma piuttosto come una riunione operativa – ha affermato Paolo Bucchi, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia -, nella quale imprenditori e manager hanno avuto un confronto diretto con gli esperti per comprendere al meglio quali siano le caratteristiche e le potenzialità di questi mercati capaci di crescere a ritmi straordinari. Ogni azienda interessata poi ha avuto la possibilità di approfondire singolarmente gli aspetti di maggior interesse. Unindustria continua a puntare sull’internazionalizzazione supportando con attività concrete le industrie locali nel loro percorso di approccio ai nuovi mercati esteri”.
“Uno dei nostri principali obiettivi è fornire un sostegno operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero – sottolinea Massimo Morselli, Responsabile Area Commerciale Reggio Emilia UniCredit –. Il nostro Gruppo può farlo in concreto, dal momento che è presente in Turchia e in Azerbaijan con Yapi Kredi Bank e Yapi Kredi Azerbaijan, banca privata di riferimento per l’area che dispone di una rete integrata con copertura diffusa di filiali e canali innovativi. Riteniamo fondamentale per gli imprenditori il fatto di poter fare affidamento su un Gruppo come il nostro, che può contare su un network internazionale presente in 50 mercati ma che mantiene ben salde le radici e l’attenzione sui territori in cui è presente”.
Le potenzialità del mercato turco – L’Emilia Romagna e Reggio Emilia
Nel 2014 il giro d’affari dell’Emilia Romagna con la Turchia ha riguardato quasi 550 milioni di euro di importazioni ed oltre 1 miliardo di euro di esportazioni. Rispetto all’anno precedente le vendite sono calate del 3%, mentre gli acquisti sono aumentati allo stesso ritmo.
Nel 2014 i settori trainanti per le esportazioni emiliano-romagnole nel mercato turco sono stati quelli manifatturieri, nello specifico:
– Macchinari ed apparecchi, per oltre 470 milioni di euro, in flessione del 2% rispetto al 2013;
– Sostanze e prodotti chimici, per quasi 106 milioni di euro, in diminuzione del 7%;
– Mezzi di trasporto, per più di 71 milioni di euro, in riduzione del 14% su base annua;
– Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per circa 70 milioni di euro, in contrazione del 10%;
– Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, per oltre 68 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda la provincia di Reggio Emilia, nel 2014 il valore delle esportazioni verso la Turchia è stato di quasi 140 milioni di euro, mentre le importazioni sono state di circa 79 milioni di euro. Rispetto al 2013 le esportazioni della provincia verso il mercato turco sono aumentate dell’1%, gli acquisti sono invece diminuiti del 10%.
Sempre nel 2014 le esportazioni da Reggio Emilia verso la Turchia hanno riguardato principalmente le seguenti merci:
– Macchinari e apparecchi, per oltre 83 milioni di euro, con un incremento del 5% rispetto al 2013;
– Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per circa 14 milioni di euro, in calo del 5%;
– Sostanze e prodotti chimici, per quasi 9 milioni di euro, in rilevante crescita (+21%) su base annua;
– Computer, apparecchi elettronici e ottici, per poco meno di 9 milioni di euro, in aumento del 9%;
– Mezzi di trasporto, per circa 7 milioni di euro, in flessione del 2% rispetto all’anno precedente.
Si stima che per l’anno in corso le esportazioni totali della provincia di Reggio Emilia cresceranno del 6%; anche le importazioni aumenteranno, ma al ritmo del 4%.
[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]
Le potenzialità del mercato dell’azerbaijan – L’Emilia Romagna e Reggio Emilia
Nel 2014 il giro d’affari dell’Emilia Romagna con l’Azerbaijan ha riguardato poco più di 100mila euro di importazioni e circa 91 milioni di euro di esportazioni. Rispetto all’anno precedente le vendite sono aumentate del 22%, mentre gli acquisti sono calati del 33%.
I settori trainanti per le esportazioni emiliano-romagnole nel mercato medio-orientale nel 2014 sono stati i comparti manifatturieri di:
– Macchinari ed apparecchi, per più di 27 milioni di euro, con un incremento rilevante (+35%) rispetto al 2013;
– Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, per circa 16 milioni di euro, in aumento del 16%;
– Articoli in gomma e materie plastiche ed altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, per oltre 13 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente;
– Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, in deciso aumento (+23%).
Per quanto riguarda invece la provincia di Reggio Emilia, nel 2014 il valore delle esportazioni verso l’Azerbaijan è stato di quasi 12 milioni di euro, mentre non ci sono state importazioni. Rispetto al 2013 le vendite dal territorio reggiano verso il mercato medio-orientale non hanno registrato variazioni di rilevo.
Sempre nel 2014 le esportazioni reggiane verso l’Azerbaijan hanno riguardato principalmente le seguenti merci:
– Metalli di base e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti, per quasi 4 milioni di euro, con un incremento rilevante (+23%) rispetto al 2013;
– Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, per circa 2 milioni di euro, in crescita del 16%;
– Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, per poco meno di 2 milioni di euro, in diminuzione del 10% su base annua;
– Prodotti alimentari, bevande e tabacco, per quasi 1,4 milioni di euro, in flessione del 18%.
Si stima che per l’anno in corso le esportazioni totali della provincia di Reggio Emilia aumenteranno del 6%, mentre le importazioni del 4%.
[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]