Quindici giorni fa il furto della bicicletta. A distanza di qualche settimane vede il suo velocipede assicurato a un portabici con una catena, ma grazie alla denuncia che aveva presentato e alla targa di cui è munito il mezzo, l’identificazione è certa e la bicicletta le viene immediatamente restituita dalla Polizia municipale.
È accaduto nel pomeriggio di mercoledì 6 maggio a una signora che ha riconosciuto in via Donzi il mezzo che le era stato sottratto e ha prontamente contattato una pattuglia in servizio in centro storico. La donna ha mostrato la denuncia di furto presentata all’Ufficio denunce del centro, inoltre la corrispondenza della bici rubata con quella rintracciata era inequivocabilmente dimostrata dalla targa identificativa del Comune di Modena, che consente la certezza della proprietà. La targatura della bici (www.comune.modena.it/aree-tematiche/trasporti-viabilita-mobilita-e-sosta/mobilita-ciclistica/targa-la-tua-bici) si effettua con un kit “bici Sicura” che contiene la targa numerata e il libretto su cui riportare i dati di bici e proprietario, che dovranno anche essere trasmessi al Registro Italiano Biciclette, il sistema informativo consultabile da forze dell’ordine e dall’iscritto in caso di ritrovamento della bici rubata o smarrita.
È stato invece denunciato per ricettazione l’uomo che, sopraggiunto sul posto mentre gli operatori della Municipale facevano le relative verifiche, ha aperto con la chiave il lucchetto con cui era stata assicurata la bici, senza però fornire spiegazioni sulla provenienza del mezzo. Per lui le cose si sono notevolmente complicate, quando, essendo privo di documenti, è stato identificato tramite foto segnalazione. Lo straniero è risultato essere un clandestino senza fissa dimora, di nazionalità tunisina, per giunta già espulso in marzo dal territorio italiano con un provvedimento amministrativo e accompagnato dalla forza pubblica alla frontiera marittima di Genova, da dove era partito per la Tunisia. In Italia il tunisino è quindi non solo ritornato clandestinamente, ma anche violando le disposizioni di legge che vietano il rientro una volta che si è stati accompagnati coattivamente alla frontiera. Per questo reato l’uomo è stato arrestato e verrà processato per direttissima.