L’avvicinarsi del voto definitivo alla Camera sull’Italicum, previsto per la tarda sera di oggi, ha avuto come effetto una crescente preoccupazione da parte di molti movimenti, gruppi e associazioni in tutta Italia, sul merito e il metodo delle scelte fin qui praticate: accelerazioni e forzature di prassi e di regolamenti parlamentari, la sostituzione forzosa di parlamentari dissidenti in Commissione, e infine, il capestro della fiducia imposto al Parlamento, fatto che ha solo due gravi precedenti nella storia italiana.
In questi giorni, anche numerosi cittadini e cittadine modenesi hanno ritenuto importante manifestare il proprio dissenso ed unirsi così alle migliaia che hanno organizzato presìdi in tutta Italia. Come comitato modenese del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ci siamo riuniti sotto la Ghirlandina mercoledì 29 aprile, appellandoci ai nostri parlamentari affinché si impegnino ad approvare una legge elettorale non solo frutto della maggiore condivisione possibile, ma anche capace di garantire la sovranità del popolo nell’elezione dei propri rappresentanti e un voto libero ed eguale, due cardini della democrazia che la Corte Costituzionale ha ripristinato eliminando le storture del Porcellum e che invece l’Italicum all’atto pratico ripropone.
A farsi carico di queste istanze è stato anche il gruppo consigliare Per Me Modena, con la presentazione di un ordine del giorno contro l’Italicum alla seduta del 30 aprile u.s. del Consiglio Comunale, sottoscritto da tutte le opposizioni e anche da Sinistra Ecologia e Libertà. La lunga discussione, tra strategie e sospensioni, ha portato a nostro avviso ad un risultato importante, nonostante la bocciatura finale: la maggioranza si è trovata a dover gestire posizioni non concordi, tra cui il voto favorevole del consigliere Francesco Rocco, l’unico ad avere il coraggio di schierarsi apertamente contro l’Italicum, due usciti prima dall’aula, due astensioni e il non voto del capogruppo Trande, che pur dichiarando la sua contrarietà alla legge, ha fatto prevalere la sua responsabilità di coordinamento. A nostro avviso la discussione portata in Consiglio ha però una portata politica e culturale che va al di là dell’esito, avendo avuto il merito di costringere i rappresentanti delle istituzioni locali a confrontarsi con le istanze di democrazia e la volontà di partecipazione dei cittadini alla vita del paese (l’odg è frutto dell’appello nazionale che ha già raccolto più di 12 mila adesioni, si veda coordinamentodemocraziacostituzionale.net).
Per questo, oggi, lunedì 4 maggio, unendoci ai comitati che in tutta Italia ed in particolare a Montecitorio stanno organizzando manifestazioni, alle ore 18 saremo in presidio sotto la Prefettura di Modena, mentre alle 19 raggiungeremo in Piazza Grande docenti, personale della scuola, genitori e dirigenti per manifestare insieme a loro anche la nostra contrarietà al DDL Buona Scuola di Renzi, ulteriore attacco alle fondamenta democratiche della nostra Repubblica.
(Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – Modena)