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Bilancio di previsione 2015 comune Sassuolo, Severi (FI): “manovra simbolo di un’amministrazione già in agonia”

Claudia-Severi“Tributi e tasse su famiglie ed imprese per 42 milioni di euro, blocco dei principali progetti urbanistici, tra cui riqualificazione di Piazza Martiri e Cisa Cerdisa, e per la salute, come Casa Serena. Mancata razionalizzazione della spesa e della riorganizzazione sia del Comune che di Sgp, società, quest’ultima, ben lontana dall’essere produttiva, tenuta a galla solo grazie a massicce iniezioni di denaro liquido comunale prelevato direttamente dalle tasche dei cittadini, attraverso tributi, balzelli e multe aumentate a livello esponenziale. Il bando per l’Assunzione di ulteriori tre persone in una società in concordato fallimentare che doveva ridurre la spesa è il segno che si sono fatti più passi indietro che avanti. 

Questo bilancio di previsione frena lo sviluppo della città, anziché favorirlo e, di fatto, ipoteca il futuro dei Sassolesi. Il tutto in contesto di aumentata insicurezza per tutti i cittadini, reale e percepita,  e di crisi economica che colpisce più duramente i residenti di lunga data che nel momento bisogno vedono negati a causa di un’Amministrazione che ha demolito il principio di residenzialità storica nell’accesso ai contributi che noi avevamo introdotto; e questo solo per garantire agli stranieri dell’ultima ora di essere i primi a ricevere aiuti, sovvenzioni e casa”

E’ il commento del Capogruppo di Forza Italia Claudia Severi al bilancio di previsione 2015 del Comune di Sassuolo in discussione in Consiglio Comunale giovedì 30 aprile.
“Il fatto che più di 42 dei 46 milioni di euro di entrate previste dal bilancio derivino da tasse e tributi, la dice lunga sulla politica dell’Amministrazione. Così come la dice lunga il fatto che due pilastri fondamentali delle entrate sono costituiti dal recupero dell’IMU, e quindi su un contenzioso con i cittadini senza alcuna garanzia, così come da un piano di alienazioni immobiliari con cifre che, da anni lo denunciamo, sono fuori dalla realtà, orientata a fare quadrare un bilancio solo sulla carta. Per questo siamo certi che nonostante questa manovra lacrime e sangue targata PD e Pistoni, ce ne vorrà un’altra per fare galleggiare il Comune mentre la città sprofonda.

Questa giunta non riesce a fare altro che tassare non per investire in servizi ma per gestire a malapena l’ordinario, che è cosa ben diversa dal governare.  Tagliare rami o sfalciare l’erba non significa governare la città.

In questo bilancio, al di la della drammaticità dei numeri, non c’è visione politica, non c’è prospettiva, non c’è programmazione, non c’è investimento sul futuro.  E’ il Sindaco stesso a confermarlo anche sul tema a me particolarmente caro dell’urbanistica. Nella sua relazione non è riuscito ad andare oltre alla citazione di progetti già avviati dalla precedente Amministrazione, dal  Cisa Cerdisa al Goya, dal Diamante a Piazza Martiri, dalla quale è stato tolto l’unica cosa veramente innovativa e funzionale, ovvero il parcheggio interrato. Nulla di più e nulla di nuovo. Sulla nuova Casa Serena c’è stato addirittura un passo indietro, con la cancellazione dal bilancio dei finanziamenti e con il silenzio totale sul nuovo progetto. Quando era all’opposizione l’attuale Assessore alla sanità ci chiedeva costantemente la data in cui i primi pazienti sarebbero entrati nella nuova struttura. Perché oggi non risponde lui alla stessa domanda? Perché coloro che ieri dal PD ci chiedevano conto dell’avanzamento del progetto ex Cisa Cerdisa che noi avevamo sbloccato attraverso una procedura avversata dallo stesso PD, non chiedono conto al Sindaco del silenzio piombato sul progetto stesso? Il fatto che Coop di Mezzavia, che a breve avrebbe dovuto trasferirsi, sia stata rinnovata con un importante investimento pluriennale, non è forse simbolo della consapevolezza diffusa che questa giunta non riuscirà a combinare nulla di concreto nemmeno in 5 anni nell’area dell’EX Cisa Cerdisa?  Intanto un anno è passato ed al primo giro di boa  l’Amministrazione presenta un bilancio fallimentare e miope. Anche la stessa cifra stanziata per la gestione e la stagione del teatro Carani, come se il teatro fosse aperto anziché chiuso, conferma lo stallo di un’Amministrazione ingessata, perché più interessata a gestire il potere che a governare e ad investire sulla città e per la città. Per questo votiamo convintamente contro”.

















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