Il Consiglio comunale ha approvato oggi con 18 voti favorevoli (Pd e Sel) e 9 contrari (Forza Italia, M5S, Lista Civica Magenta) il bilancio consuntivo 2014, i cui elementi principali sono stati illustrati dall’assessore Francesco Notari.
Il documento registra le risultanze contabili dell’azione di governo impostate dalla precedente giunta, riviste con le variazioni di settembre e novembre, dall’attuale Amministrazione. L’esercizio 2014 si conclude con un risultato finanziario ed economico positivo a seguito però di un anno in cui le difficoltà economiche sia per l’Amministrazione che per le famiglie hanno continuato a far sentire i propri effetti.
I tagli del governo, disposti con il D.L. 78/2010 prima, con il D.L. 201/2011 poi, unitamente a quelli aggiunti dal D.L. 95/2012, meglio conosciuto come “spending review” e da ultimo il D.L. 66/2014, si sostanziano in circa 20 milioni di euro in meno rispetto all’anno 2010. Fronteggiarli, ha significato proseguire nell’adozione di bilanci che, da un lato si sono caratterizzati per un rafforzamento delle misure di revisione della spesa e dell’efficienza della gestione e dall’altro hanno dovuto rispondere attivamente alle crescenti necessità di soddisfare nuove richieste senza innalzare la pressione fiscale sulle famiglie e imprese.
In questo contesto, per far fronte alla drastica diminuzione degli oneri di urbanizzazione e sostenere efficacemente il piano degli investimenti si è ricorsi a diverse misure:
destinazione agli investimenti di tutti gli oneri di urbanizzazione e delle risorse correnti nella misura di 1.562.000 euro.
Rafforzamento degli investimenti in collaborazione con altri Enti e con soggetti privati (a titolo esemplificativo, avvio del parcheggio interrato con rifacimento di piazza della Vittoria, attività preliminari e progettazione del parco della conoscenza e dell’innovazione).
Tale politica di valorizzazione del patrimonio pubblico e di stimolo agli investimenti proseguirà con più forza, anche ricorrendo a forme innovative di finanziamento e compartecipazione alla spesa per investimenti e valutando sia la cessione di partecipazioni societarie sia l’eventuale ricorso a nuovo debito, comunque in misura minore rispetto alle quote annuali rimborsate.
L’indebitamento del Comune è, infatti, sceso nel 2014 del 46,12% rispetto al 2005, attestandosi a circa 97,5 milioni di euro rispetto ai 181 milioni del 2005, con una riduzione progressiva della rata annuale e della quota interessi.
Sebbene sia auspicabile un intervento normativo per la rinegoziazione dei finanziamenti che consenta di lasciare maggiore respiro ai Comuni come il nostro che rimborsa debito a velocità sostenuta e che sarebbe certamente ben accolta dal sistema finanziario, che si trova alla ricerca di soggetti solvibili con cui operare nella concessione di credito, la riduzione intervenuta nelle rate consente di liberare risorse non più destinate al pagamento degli interessi passivi ma ad interventi per la comunità.
Queste maggiori risorse sono state utilizzate per fronteggiare le crescenti domande di intervento laddove sono sorti nuovi bisogni ed esigenze a causa del perdurare della crisi, dell’aumento della durata della vita e della riduzione drastica dei fondi statali.
Pur faticosamente e a fronte di risorse sempre calanti, il sistema reggiano non è stato destrutturato, ma ha mantenuto in testa ai propri obiettivi la salvaguardia del ‘welfare’, la promozione del sistema educativo e la volontà di creare le condizioni di crescita e di lavoro, investendo nella sfida dell’Area Nord, nella capacità di fare sistema tra imprese e istituzioni e nella cura della città attraverso la creazione di infrastrutture nel territorio.
Per quanto riguarda il patto di stabilità, nel 2014 il Comune di Reggio Emilia, in quanto ente sperimentatore della nuova contabilità, ha potuto beneficiare di un consistente (52,80%) abbattimento degli obiettivi del patto che ha consentito anche per le spese di investimento di rispettare le scadenze di pagamento previste dai contratti siglati dando liquidità alle imprese.
L’indicatore sui tempi di pagamento, dato da pubblicare sui rispettivi siti internet da parte di tutte le Amministrazioni pubbliche, è in continuo miglioramento passando da 6 giorni oltre la scadenza del 2013 ai 0 giorni di ritardo del 2014 ai -14 giorni del primo trimestre 2015,dato che pone il Comune di Reggio tra le migliori Amministrazioni pubbliche Italiane come tempestività nei pagamenti. Tale risultato, consentendo di rimettere in circolo velocemente la liquidità, è da considerarsi una fondamentale misura a sostegno delle imprese e dello sviluppo economico.
I RISULTATI COMPLESSIVI
Il risultato finanziario della gestione si chiude con un avanzo disponibile di oltre 2,5 milioni e con 31,8 milioni di fondi vincolati. Anche il risultato economico dell’ esercizio è è positivo per oltre 284 mila euro. La situazione di cassa resta positiva(al 31/12/2014 pari a circa 31 milioni) anche se in calo rispetto al triennio precedente anche perché come sopra evidenziato vi è stata una forte accelerazione nei tempi di pagamento.
Il totale dell’ attivo patrimoniale, costituito soprattutto da immobilizzazioni materiali, ammonta 1.110.835.344,91 euro mentre il patrimonio netto ammonta a 846.211.888,09 euro.
IL MIGLIORAMENTO DEL BILANCIO CORRENTE E DEGLI INDICATORI DI BILANCIO
Le entrate correnti sono aumentate, passando da 168,5 milioni del 2013 a 173,8 milioni del 2014 mentre le spese correnti sono diminuite da 152,5 milioni del 2013 a 150,9 milioni del 2014. Sono migliorati anche gli indicatori sulla rigidità del bilancio in quanto la spesa di personale (per effetto di intervenute cessazioni per pensionamenti di personale dipendente) e gli interessi sui mutui (per effetto dell’abbassamento dell’Euribor e dell’estinzione anticipata dei finanziamenti più onerosi) sono entrambi in calo. L’indicatore della spesa di personale più rimborso prestiti sul totale entrate correnti diminuisce dal 46,7% del 2012 al 37,6% del 2014. Il debito pro capite medio passa dai 1150 euro di fine 2005 a 565 euro di fine 2014.
LA SPESA PER INVESTIMENTI
La spesa impegnata per investimenti,anche grazie alla riduzione degli obiettivi del patto derivante dalla partecipazione alla Sperimentazione dei nuovi principi di bilancio armonizzati , aumenta nel 2014 a 26,9 milioni contro i 24,5 del 2013.
Si tratta principalmente di investimenti riguardanti l’edilizia scolastica, la riqualificazione del patrimonio pubblico, il miglioramento antisismico e la sicurezza e gli interventi di manutenzione straordinaria di strade e il patrimonio comunale
A questi investimenti già realizzati nel corso del 2014 si aggiungono oltre 18 milioni di opere in corso di realizzazione già finanziate.