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Domani, alla Fondazione Collegio San Carlo, conferenza di Michele Ciliberto e di Walter Tega

Ciliberto-TegaL’incontro di venerdì 24 aprile  alle ore 17.30,  dal titolo Giordano Bruno. Un’enciclopedia filosofica è organizzato dalla Scuola di Alti Studi della Fondazione Collegio San Carlo di Modena ed è tenuto da Michele Ciliberto, professore di Storia della filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e da Walter Tega, professore emerito di Lettere e Filosofia presso l’Università di Bologna. Durante la conferenza verrà presentata l’opera “Giordano Bruno: parole, concetti, immagini”, pubblicata dalle Edizioni della Normale Superiore di Pisa e dall’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze.

Michele Ciliberto è inoltre socio dell’Accademia dei Lincei, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze, membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e della Fondazione Collegio San Carlo di Modena. È direttore della rivista «Rinascimento» e membro di direzione delle riviste «Giornale critico della filosofia italiana» e «Rivista di storia della filosofia». Nei suoi studi si è occupato principalmente di filosofia del Rinascimento e della filosofia e della cultura politica italiana contemporanea.

Walter Tega è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e prorettore alla didattica dell’ateneo bolognese, oltre che direttore dell’Istituto Gramsci dell’Emilia Romagna. Nel corso delle sue ricerche si è concentrato sulla storia del pensiero filosofico italiano moderno e contemporaneo, in una prospettiva di storia delle idee e delle istituzioni, e sul rapporto tra filosofia e scienza nel XVIII e nel XIX secolo, dedicando particolare attenzione all’illuminismo e al positivismo. Si è occupato inoltre del ruolo degli ideali dell’enciclopedismo nella filosofia europea dell’età moderna.

La complessità del rapporto di Giordano Bruno con il pensiero moderno discende dal fatto che egli è situato nel confine tra due epoche. Profondo conoscitore dei presocratici, di Platone, Aristotele, Plotino, fu lettore acuto dei maggiori pensatori della sua epoca, da Cusano a Ficino, a Pico; discusse a fondo le concezioni di Copernico, interpretandole in modo originale; criticò duramente Lutero, Melantone, Calvino; fu grande esperto di magia. Si mosse, con grande consapevolezza, tra la “tradizione”, che per lui si identificava anzitutto con l’ermetismo, e il futuro, l’avvenire, al quale guardò sempre con un’attenzione  piena di entusiasmo.

Bruno si muove in una prospettiva differente da quella “moderna”, come Machiavelli o Campanella; appartiene al Rinascimento, ma questo non significa che egli sia il nostalgico rappresentante di un passato finito o di una inerte “tradizione”, o che vada situato in correnti minoritarie della “modernità”. Intuì, e sviluppò, concetti essenziali come quello di infinito; argomentò il concetto del lavoro come predicato dell’uomo e fondamento della civiltà; attraverso le immagini scoprì, teorizzò e praticò una via originalissima di accesso alla verità, facendo i conti con l’intuizione dell’infinito, senza sprofondare l’uomo nel nulla, come temeva Keplero, ma potenziandone, al massimo, tutte le possibilità. Realizzò però tutto questo – spiega Ciliberto – essendo come esperienza, pensiero, vocabolario, uomo di confine: sta precisamente qui la sua originalità, ciò che gli permette di sfuggire a definizioni astratte e di tipo generale.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30; su richiesta sarà possibile ricevere un attestato di presenza. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.

La Scuola di Alti Studi, che ha per fine la formazione post-lauream secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, sociologia, antropologia, scienze religiose), prevede due distinti percorsi formativi, ai quali si accede per concorso pubblico internazionale: il corso di perfezionamento triennale che è equipollente al dottorato di ricerca e il corso di specializzazione annuale. Per ciascuno degli anni di corso, sono previsti corsi residenziali obbligatori con docenti di fama internazionale, oltre a lezioni, seminari, incontri di discussione per un totale annuo di 250 ore di lezione in lingua italiana, francese e inglese. Sono ammessi alla Scuola cittadini europei in possesso di laurea. Tutti gli allievi della Scuola sono sostenuti da borsa di studio.

Per informazioni: sas@fondazionesancarlo.it – www.fondazionesancarlo.it

















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