I loro colpi erano preceduti da una capatina al bar posto vicino alla legnaia che per men due mesi hanno saccheggiato trafugando oltre 30 quintali di legna ai danni di un commerciante 60enne di Casina. A scoprirlo i Carabinieri di Casina che hanno risolto i misteriosi ammanchi di legname ai danni del commerciante. Con l’accusa di furto aggravato in concorso i carabinieri della Stazione di casina hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due calabresi, poco più che 40enni, residenti a Casina. A tradirli proprio la “capatina” che facevano al bar risultata essere un vero e proprio sopralluogo propedeutico al furto in quanto finalizzato a vedere chi vi fosse all’interno del locale per poi poter agire indisturbati depredando l’attigua legnaia.
E’ stato il derubato, dopo l’ennesimo furto, a rivolgersi ai Carabinieri del paese denunciando che ignoti ladri, nell’arco di tempo compreso tra i mesi di gennaio e marzo di quest’anno, asportavano in più circostanze legna dalla propria legnaia precisando che nel corso del tempo aveva realizzato un ammanco di legna per oltre 30 quintali. I Carabinieri avviavano quindi le indagini partendo da una circostanza emersa ad ogni furto: il transito di un furgone bianco con a bordo due persone che si fermavano in un vicino bar. L’ulteriore circostanza che vedeva i due interessati più alle persone che si trovavano all’interno rispetto al caffè che bevevano ha insospettito i carabinieri di Casina che hanno rivolto le attenzioni investigative ai due presunti clienti identificati in due 40enni del paese. A loro carico i Carabinieri acquisivano i dovuti elementi di riscontro in conseguenza dei quali gli stessi venivano deferiti alla Procura reggiana in ordine al reato di furto aggravato in concorso. Parte della legna sottratta, in disponibilità dei due, veniva quindi restituita al 60enne derubato.