Detto e fatto. A poco più di un mese dai gravi disagi che il territorio reggiano ha dovuto subire a causa del prolungato black-out verificatosi in seguito alla nevicata del 5 e 6 febbraio scorsi, questa mattina a Palazzo Allende il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e tutti i sindaci reggiani hanno firmato un esposto da inviare all’Authority per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico. L’iniziativa, che era stata annunciata negli stessi giorni del black-out ed è stata successivamente valutata anche insieme alle associazioni di consumatori, denuncia “l’inquietante fragilità della rete di distribuzione dell’energia elettrica e, in generale, la inadeguatezza di un servizio pubblico fondamentale” e chiede all’Autorità di accertare una serie di circostanze e di inadempienze e di adottare “tutti i provvedimenti che dovessero risultare necessari”.
L’esposto segue le varie iniziative promosse dalla Provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione di sindaci e associazioni dei consumatori, per tutelare al meglio gli interessi della comunità reggiana, così pesantemente danneggiata dal black-out. Proprio nei giorni scorsi, come si ricorderà, il presidente della Provincia Giammaria Manghi e il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi avevano incontrato lo stesso presidente dell’Authority per l’energia elettrica, Guido Pier Paolo Bortoni,insieme al parlamentare reggiano Paolo Gandolfi, che sulla vicenda ha a sua volta presentato un esposto all’Authority e una interpellanza al Governo.
“Forse più ancora delle carenze infrastrutturali, è preoccupante anche l’inadeguatezza mostrata dai soggetti gestori durante l’emergenza dal punto di vista della comunicazione istituzionale, circostanza che ha creato non poche difficoltà alle strutture deputate alla tutela della pubblica e privata incolumità – hanno detto il presidente Manghi e il sindaco Vecchi – Pensiamo quindi che l’Autorità, nel rispetto del suo ruolo istituzionale e indipendente, possa efficacemente attivarsi con una indagine conoscitiva, o con gli strumenti che riterrà più opportuni, per ottenere risposte ad una serie di interrogativi, risposte che riteniamo siano dovute con urgenza ai cittadini reggiani , e orientare le reti elettriche verso una maggiore efficienza e sicurezza in modo che quanto accaduto non si verifichi mai più”.
L’esposto è stato predisposto dall’avvocato Alessandro Merlo della Provincia e condiviso con l’Ufficio legale del Comune di Reggio Emilia: “Si parla tanto dei tempi lunghi della politica, ma in pratica in appena un mese, nonostante la delicatezza e la complessità della materia, siamo passati dalle parole ai fatti, condividendo ogni passaggio con i sindaci ed evitando la strada della class-action, ritenuta legalmente impraticabile”, hanno detto Manghi e Vecchi. Il presidente della Provincia ha poi ricordato che “comunque continueremo a partecipare al Tavolo aperto dalla Regione con Enel, dove per correttezza ho anticipato l’esposto, e ci impegneremo ad assistere i cittadini nella delicata e complessa di richiesta di risarcimento danni a Enel”. A tale proposito, il presidente Manghi ha anticipato che i rimborsi “standard” previsti da Enel (fino a 300 euro per le utenze domestiche, fino a 1.000 euro per le imprese) dovrebbero iniziare ad arrivare con le bollette successive ai primi giorni di aprile. “Ma tanti cittadini e tanti imprenditori hanno subito a causa del prolungato blackout danni ben superiori – ha proseguito Manghi – Come istituzioni intendiamo proseguire a lavorare con le associazioni dei consumatori per assistere i cittadini in questa fase ed evitare che, per qualche formalismo, le loro legittime richieste vengano respinte”.
All’Assemblea dei sindaci di questa mattina a Palazzo Allende era presente anche una delegazione di primi cittadini del Parmense, guidata dal sindaco di Fidenza Andrea Massari: “In 45 siamo disposti a sottoscrivere lo stesso esposto per chiudere una vicenda davvero sgradevole, perché è impensabile che nel 2015 una azienda dalle dimensioni di Enel lasci al freddo al buoi famiglie anche per 105 ore”, ha detto sottolineando come “se non come la si intende con il termine inglese, questa sia comunque una azione collettiva a tutela dei cittadini”.
Cosa chiede l’esposto
Dopo aver ricordato quanto accaduto in seguito alla nevicata del 5 e 6 febbraio scorsi attraverso il diario di bordo della Sala operativa della Protezione civile, nell’esposto firmato oggi sindaci e Provincia chiedono all’Authority per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico di conoscere:
– le ragioni specifiche dell’interruzione dell’energia elettrica nella provincia di Reggio Emilia a partire del giorno 6 febbraio 2015, con riferimento, in particolare, agli aspetti di fragilità della rete di distribuzione, al fine di comprendere quali interventi correttivi possano essere adottati;
– quali sono i gestori di rete coinvolti nel blackout e quali strumenti questi hanno per verificare le interruzioni della fornitura, con particolare attenzione alla rete a bassa tensione, su cui pare non esserci nessun strumento di verifica in tempo reale dei guasti;
– quali azioni, e in che tempi, sono state messe in campo per ripristinare i servizi e quali sono le azioni previste per recuperare una piena funzionalità del sistema;
– come mai Enel non abbia risposto tempestivamente ai Sindaci e ai cittadini a proposito delle mancate erogazioni del servizio elettrico e come mai Enel non sia stata in grado di fornire un quadro della situazione e una previsione attendibile durante tutto il primo giorno dell’emergenza;
– come mai si siano verificate queste estese interruzioni e se si ritiene che queste possano ripetersi, in ragione soprattutto della evidente fragilità della rete;
– quali provvedimenti si intendono adottare per evitare che si ripeta la totale assenza di informazioni da parte dei gestori della rete nelle fasi di emergenza e per evitare che si verifichino interruzioni così estese e prolungate di un servizio pubblico fondamentale;
– quali strumenti hanno i cittadini e le istituzioni locali per essere risarciti dei danni provocati dal blackout;
– se ritiene che l’attuale assetto societario dei gestori di rete e degli erogatori di servizio sia adeguato a garantire il primato della garanzia del servizio pubblico ed in particolare a garantire una pronta reazione nella gestione delle emergenze.
Chiediamo infine che vengano assunti da Codesta Autorità, nell’ambito delle sue competenze, tutti i provvedimenti che dovessero risultare necessari in base alla valutazione dei fatti esposti.