“Il problema degli incendi accidentali affligge tutte le aziende di trasporto pubblico locale delle dimensioni di Seta e aumenta quando i mezzi sono piuttosto vecchi. Non dobbiamo drammatizzare, ma sulla manutenzione dei mezzi non abbiamo intenzione di abbassare la guardia. In conseguenza di quanto successo, Seta ha quindi disposto particolare cura nelle ispezioni dell’impianto elettrico e del motore dei bus, nonché controlli supplementari”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi, rispondendo, oggi lunedì 9 marzo, in Consiglio comunale a un’interrogazione della consigliera Pd Grazia Baracchi sulle possibili cause degli incendi sui mezzi di Seta e sullo stato di manutenzione degli autobus.
L’assessore ha richiamato i dati degli ultimi anni: sia nel 2012 che nel 2013 a Modena si sono verificati quattro episodi di incendi accidentali; nel 2014 sono stati sei, ma tre hanno riguardato mezzi fermi in deposito che si sono incendiati nella stessa notte. Nel 2015, gli episodi sono già arrivati a quattro, “un dato che turba e fa crescere la preoccupazione ma, appunto, non va drammatizzato bensì deve sollecitare maggiori controlli”.
Uno degli episodi è avvenuto nel piazzale dell’ex deposito di Mirandola, a bus fermo e fuori servizio e dai controlli successivi è risultato che si potessero escludere cause di corto circuito elettrico, Seta ha quindi chiesto alla società che ha in subaffidamento il bus di sporgere denuncia contro ignoti.
“Gli autobus – ha spiegato l’assessore Giacobazzi – vengono revisionati periodicamente, sulla base di scadenze chilometriche, ogni 30 mila chilometri percorsi, e annualmente in sede di revisione della motorizzazione”. In queste occasioni i mezzi sono sottoposti alle necessarie manutenzioni che però difficilmente riescono a prevenire la totalità dei possibili incidenti poiché danneggiamenti per usura possono manifestarsi in qualsiasi momento. “Seta, anche su sollecitazione del Comune – ha aggiunto l’assessore – negli autobus di grandi dimensioni di nuovo acquisto, ha richiesto sistemi di autospegnimento automatico ad aerosol o ad acqua nebulizzata”.
Nella replica Grazia Baracchi si è detta soddisfatta della risposta “puntuale, che ci ha permesso di capire quanto sta succedendo”.