Il Prefetto di Modena, Michele di Bari, ha incontrato una delegazione delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana di Modena.
Il Corpo delle “Crocerossine”, presenti a Modena da oltre un secolo, essendo stato fondato nel 1908, ha svolto e continua a svolgere un ruolo importante, esercitato con discrezione e senza ricerca di visibilità, in favore delle persone bisognose, indipendentemente dalla loro provenienza, dalla religione, dalle convinzioni personali o altro.
Le infermiere volontarie sono state protagoniste dei più importanti eventi che hanno drammaticamente contrassegnato la storia del Paese; dalle grandi epidemie, che le videro fortemente impegnate anche fuori dalla provincia, alle calamità naturali, alle tragedie della prima e della seconda guerra mondiale, nonché nei difficili anni della ricostruzione successiva al 1945.
Più di recente, si ricorda il loro importante intervento nella gestione del campo profughi allestito nel 1998, per ospitare un gruppo di oltre cento cittadini albanesi sbarcati sulle coste della Puglia e trasferiti a Modena, e l’attività in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del maggio 2012 che aveva reso inagibile anche la stessa sede del Corpo .
Da sempre la loro presenza ha costituito un fattore rasserenante e rassicurante nei momenti più bui e difficili che hanno attraversato la vita del territorio.
Diverse sono state, nel corso del tempo, le Sorelle insignite da onorificenze o riconoscimenti ufficiali che conferiscono ulteriore lustro alla Organizzazione.
Attualmente, presso il loro ambulatorio, ogni giorno si prendono cura delle persone bisognose di assistenza, o anche di un semplice sorriso e di una parola di conforto.
L’ambulatorio è aperto tutti i giorni dell’anno, festivi compresi. Ogni giorno la Coordinatrice inizia la sua attività sapendo che molti la stanno attendendo per medicazioni, esecuzione di terapie ed altre prestazioni sanitarie che vengono erogate sotto la qualificata supervisione di un Direttore Sanitario, anch’essa volontaria.
Ogni anno gli accessi sono oltre 9.000, con più di 8.000 prestazioni erogate, tra somministrazione di farmaci, rilevazione dei parametri e assistenza sanitaria e psicologica.
L’ambulatorio si auto sostenta, non beneficiando di alcun contributo, se non dalla generosità di alcuni utenti che effettuano piccole donazioni che permettono di acquistare il materiale sanitario.
Oltre a tali attività, l’Ispettorato di Modena ha firmato protocolli per formalizzare collaborazioni con l’Accademia Militare, la Questura, il Policlinico e l’Azienda USL di Modena.
Tutte le infermiere sono volontarie e nella vita svolgono professioni diverse. Per prestare la loro opera, frequentano un corso teorico e pratico di due anni.
Nel corso dell’incontro il Prefetto ha sottolineato l’importante e lodevole ruolo che questo prestigioso Sodalizio svolge in favore della Comunità, apprezzando il prezioso e fondamentale ausilio che le infermiere volontarie forniscono nella assistenza alla popolazione quale punto di riferimento importante e certo per tante persone in stato di indigenza.
Immagine del 1941 a Modena (ph sito Prefettura)