Sciopero con presidio alla Caprari di Modena sabato 7 marzo contro il ricorso al lavoro somministrato in sostituzione di lavoro stabile, anche in violazione delle regole.
Lo sciopero sarà accompagnato da un presidio davanti allo stabilimento in via Emilia Ovest a partire dalle ore 5 del mattino (in concomitanza con l’inizio del turno alle ore 6) e sino alle ore 10.
Lo sciopero è stato proclamato dalla Fiom/Cgil dopo che nelle assemblee di ieri di operai e impiegati (entrambe molto partecipate) è stato giudicato inaccettabile il ricorso alla mobilità volontaria in dicembre, motivata con il calo degli ordinativi del mercato estero, e il contemporaneo ricorso a distanza di un mese e mezzo all’utilizzo di 36 lavoratori somministrati che in parte stanno svolgendo lo stesso lavoro dei 23 lavoratori licenziati a dicembre.
In base alle regole vigenti (legge 223/91) l’azienda per far fronte alle nuove esigenze produttive, nei 6 mesi successivi alla mobilità sarebbe stata tenuta, prima di qualunque assunzione, a richiamare i lavoratori licenziati a dicembre, invece ha utilizzato lavoro somministrato.
Inoltre, dieci giorni fa l’azienda ha anche chiesto alla Rsu di effettuare lavoro straordinario il sabato mattina. La Rsu non si è opposta alla richiesta dell’azienda, ed era disponibile ai sabati lavorativi volontari, chiedendo però la stabilizzazione di una parte importante dei 36 somministrati.
L’azienda si è dimostrata indisponibile e ha dichiarato la volontà di procedere con l’utilizzo di 36 ore di straordinario comandato (obbligatorio) da effettuarsi nei prossimi sabati.
La Fiom/Cgil insieme alla Rsu ha perciò deciso di convocare le assemblee di tutti i lavoratori che sono stati d’accordo nel respingere l’atteggiamento autoritario di Caprari.
La Fiom/Cgil sta valutando anche con i propri uffici legali la legittimità dell’azione aziendale.