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Schianto dopo folle inseguimento nella notte a Guastalla: i carabinieri recuperano auto rubata e kit ‘banda ville’

posto-blocco-carabinieriUn inseguimento a folli velocità dai contorni assolutamente meritevoli dei dovuti approfondimenti investigativi. E’ infatti assoluta intenzione dei Carabinieri della Stazione di Boretto, che conducono le indagini unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla, dare tutte le risposte ai tanti interrogativi. Nelle more che le indagini facciano il loro corso, il dato oggettivo è costituito dal recupero operato dai Carabinieri di Boretto di una Y10 rubata ieri a Guastalla  con a bordo il kit “banda ville”: piede di porco, cacciaviti, torce ma anche un pugnale. L’origine dei fatti poco dopo le 4,00 di questa notte quando una pattuglia della Stazione di Boretto, nel corso di un posto di controllo in Via Gonzaga a Guastalla, intimava l’alt di polizia ad una Y10 con due persone a bordo travisate da passamontagna che procedeva in direzione del centro del paese in prossimità di ville e abitazioni isolate. L’autovettura anziché fermarsi accelerava dando vita ad un concitato inseguimento a folli velocità che terminava in Via Pascoli dove l’auto dei malviventi usciva fuoristrada schiantandosi contro un albero. I due occupanti pressoché illesi uscivano dall’abitacolo del mezzo proseguendo la fuga a piedi e riscendo a dileguarsi per le vie del centro agevolati dal buio della notte. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai 2 malviventi visti fuggire dai carabinieri, i militari nell’autovettura, risultata rubata ieri a Guastalla, rinvenivano il kit del perfetto ladro (strumenti da scasso ma anche un pugnale) che veniva sequestrato per le ulteriori indagini. Oltre all’ipotesi di ricettazione per l’auto rubata in possesso ai due fuggitivi sugli stessi convergono le indagini per cercare di chiarire i motivi del possesso di quanto rinvenuto all’interno dell’auto. Oltre al pugnale rinvenuto in macchina inquieta non poco il fatto che i due indossassero il passamontagna usati in questi casi per travisarsi i volti e colpire nelle ville nottetempo. Ecco perché è necessaria la loro identificazione che potrebbe avvenire anche grazie alla scesa in campo dei RIS di Parma. Sull’autovettura e sul materiale sequestrato i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa avendo gli operanti proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.

















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