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Trasformazione del Mercato coperto in un centro commerciale: la posizione di Confesercenti Modena

Albinelli_Francesca-Degli-EspostiNelle ultime settimane il Consorzio che gestisce il Mercato coperto di via Albinelli ha dichiarato ed evidenziato che è in corso di valutazione la possibilità di trasformare l’intero complesso da Mercato, a Media Struttura di Vendita. “Nessuna pregiudiziale a tal senso da parte nostra – sostiene Confesercenti Modena – debbono però essere attentamente valutati i pro e i contro  di tale progetto economico – politico”.

Confesercenti tiene a sottolineare anzitutto che ad oggi il Mercato Coperto Albinelli risulta essere un mercato coperto su area pubblica e come tale soggetto alla Legge regionale 12 del 25 giugno 1999 che disciplina le norme del commercio su aree pubbliche in attuazione del D.L. 31 marzo 1998 n. 114. “Non si tratterebbe infatti di un semplice cambiamento formale – aggiunge l’associazione  imprenditoriale – in quanto il passaggio da attività su area pubblica ad attività di commercio a posto fisso muterebbe completamente l’inquadramento normativo di riferimento con conseguenze sul piano amministrativo, fiscale ed economico.”

NEL DETTAGLIO. La trasformazione dell’attuale area mercatale in media struttura di vendita comporta, dal punto di vista edilizio – urbanistico: 1) cambiamento destinazione d’uso dell’area; 2) parcheggi; 3) valutazione dell’impatto acustico; 4) impianti tecnologici a norma; 5) servizi igienici a norma; 6) valutazione di eventuali vincoli di ‘mercato storico alimentare’ legati alla struttura.

In merito poi all’assegnazione licenze esistenti e rilascio nove licenze, attualmente la L.R. 12 stabilisce che le assegnazioni siano eseguite tramite bando regionale con la possibilità di merceologia alimentare specifica due volte all’anno. “Se il mercato Albinelli verrà trasformato in una ‘Media Struttura di Vendita’, chi deciderà le nuove assegnazioni? Quali licenze, con quale merceologia e a chi verrà data la possibilità di occupare il posto vuoto?”, chiede l’Associazione.

Altra precisazione: con un ‘eventualità del genere, dal punto di vista amministrativo tutti gli operatori dovranno regolarizzarsi con: Comune di Modena, U.S.L., CCIAA, IVA, INPS, INAIL, etc.

Inoltre: la trasformazione della propria attività da commercio su area pubblica a commercio al minuto potrebbe determinare un diverso inquadramento fiscale (studi di settore differenti, affittanze d’azienda, etc.).

In tema di orari, con ogni probabilità, quelli di apertura al pubblico potrebbero ampliarsi in via sperimentale. Sarebbe un segnale concreto in sintonia con l’evoluzione dei mercati coperti europei esistenti, oltre a rappresentare un’opportunità di maggior frequentazione da parte dei consumatori, di cui beneficerebbe l’intera area commerciale adiacente alla struttura.

C’è poi la questione affitto: quello odierno del plateatico, attualmente agevolato per gli operatori su area pubblica, diventerebbe di posteggio, adeguato ai parametri commerciali: “Chiediamo: rimarrebbero le agevolazioni?”

Di non secondaria importanza anche la questione merceologica. In una Media Struttura di Vendita, regolata dalla normativa sul commercio al minuto, le licenze sono libere, alimentari ma anche extralimentari. Per eccesso si potrebbe quindi delineare un cambiamento nelle merceologie ammesse con l’ingresso di settori extralimentari, delegittimando così la natura alimentare del ‘mercato Albinelli’.

Sempre in tema di trasformazione inoltre, emerge la necessità di una preventiva valutazione con la Soprintendenza ai beni storici, nonché del parere alla Regione Emilia Romagna sulla fattibilità dell’eventuale trasformazione.

Da ultimo, ma non per minor importanza, essendo il mercato coperto Albinelli tra i 50 mercati più importanti d’Europa dal punto di vista architettonico, riconosciuto come mercato storico e contrassegnato da targa al merito, “La sua eventuale trasformazione deve essere discussa in via preliminare in Consiglio Comunale per capire innanzitutto se c’è o no accordo a riguardo. Imprescindibile anche la preventiva consultazione di tutti gli operatori del mercato Albinelli, della cittadinanza oltre che delle Associazioni; la destinazione del Mercato storico di Modena non può infatti essere subordinata ad interessi di parte, ma deve rispondere all’interesse più generale sia degli operatori stessi che della città, e non da fungere da paravento dietro il quale si nascondono difficoltà di gestione e/o di rapporti coi commercianti che vi lavorano.”, chiosa Confesercenti.

 

“E’ del tutto evidente – chiarisce e conclude l’Associazione – che, per noi, l’eventuale trasformazione del mercato coperto Albinelli non può essere determinata dall’attuale Consorzio gestore né dalle Associazioni di categoria. In ogni caso siamo a ribadire che tutti gli operatori del mercato vanno prima debitamente informati sui cambiamenti che la scelta comporta in modo chiaro e trasparente così da rendere evidenti le conseguenze in termini di inquadramento giuridico, di obblighi fiscali, di oneri maggiori/minori nei confronti dell’Amministrazione Comunale, di eventuali limitazione a diritti. Inoltre siamo a garantire fin da ora la nostra disponibilità ad affiancare l’Amministrazione Comunale sulla questione nonché tutti gli operatori del mercato, con l’obiettivo di giungere ad una soluzione condivisa.”

 

 

 

















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