Provincia e dirigenti scolastici a confronto, ieri pomeriggio a Palazzo Allende, per vedere – come ha sottolineato in avvio la vicepresidente con delega alla Scuola (ed ultimo assessore provinciale all’Istruzione) Ilenia Malavasi – “come continuare a lavorare bene insieme”, in un contesto, come l’attuale, non del tutto delineato dal punto di vista normativo e drammatico da quello finanziario. Un incontro, voluto dallo stesso presidente della Provincia Giammaria Manghi, per conoscere i dirigenti scolastici e, insieme alla vicepresidente Malavasi e alla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Silvia Menabue, valutare appunto come poter continuare quella preziosa collaborazione che la Provincia, negli ultimi decenni, ha sempre assicurato all’istruzione secondaria, per il bene delle nostre scuole e, dunque, dei nostri ragazzi”.
Collaborazione oggi resa certamente più difficile dalle riforme e, soprattutto dai pesantissimi tagli, che le Province hanno subìto. In maniera tanto franca quanto chiara, il presidente Manghi ha elencato le numerose incognite circa il mantenimento degli elevati livelli qualitativi dei servizi, a partire appunto da quelli scolastici, che la Provincia ha sempre saputo assicurare ai propri cittadini. Iniziando da quelle normative: “Al di là dei ragionamenti, e delle sperimentazioni che la Regione Emilia-Romagna praticherà, su enti di area più vasta rispetto alle attuali Province, la stessa riforma Delrio, che pure oggi ci assegna solo quattro funzioni fondamentali, tra cui appunto la programmazione scolastica, prevede in realtà uno ‘spacchettamento’ delle varie competenze fino ad ora assegnate alle Province, a mio avviso poco funzionale – ha detto il presidente Manghi – Io credo che tanto l’edilizia, quanto la gestione della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa debbano rimanere alle Province e in tal senso ho presentato una proposta alla Regione, che entro aprile è chiamata ad approvare la legge che chiarirà quali altre funzioni, oltre a quelle individuate dalla Legge 56/2014, delegarci”.
Ma il vero nodo è, soprattutto, di natura finanziaria. Oltre al tema dei dipendenti (“entro fine marzo la spesa per il personale dovrà essere dimezzata rispetto all’anno prima”), sono in particolare i tagli attuati dal Governo negli ultimi anni alle Province a impedire “di fatto ogni attività”. “ Sola alla Provincia di Reggio con l’ultimo provvedimento sono stati sottratti dal bilancio 2015 ben 21 milioni, sui 53 dell’anno prima, per la gestione corrente, con un impatto ovviamente devastante”, ha continuato il presidente Manghi. Nell’attesa di poter incamerare risorse dalle vendita del patrimonio immobiliare (i magazzini ex Car a San Maurizio e Palazzo Trivelli in centro) e mobiliare (le azioni Autobrennero) “è indispensabile individuare nuove forme di collaborazione, anche insieme alle scuole, per continuare a garantire quei servizi che abbiamo finora sempre assicurato”. Proprio attraverso strumenti alternativi, ad esempio, la Provincia sta provando a riattivare il tanto apprezzato “Progetto Tutor” a favore di ragazzi disabili o che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), progetto che, dopo oltre dieci anni, da settembre è stato sospeso non potendo stanziare i circa 200.00 euro necessari. I tagli del Governo hanno bloccato anche la costruzione della nuova scuola in via Fratelli Rosselli destinata a completare il Polo della terra e a decongestionare quello di via Makallè: “Le procedure erano state già esperite, ma ci sono venute meno le risorse – ha spiegato il presidente Manghi – Così pure i 2,5 milioni già disponibili per la messa in sicurezza del Chierici sono bloccati dal Patto stabilità, ma anche al prossimo incontro con il Governo chiederemo di poterli utilizzare”.
“Tutto quello che potremo fare per la scuola, lo faremo, così come abbiamo gestito anche quest’anno la fase di orientamento e, in stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico, le iscrizioni, oppure ancora i progetti di mobilità, ne abbiamo ben 4 in cantiere, per continuare a permettere ai nostri studenti di fare esperienza in Europa”, ha assicurato la vicepresidente Ilenia Malavasi, invitando i dirigenti scolastici “a condividere con la Provincia le priorità sulle quali intervenire con le risorse che avremo a disposizione”.
E dai dirigenti scolastici, attraverso Maurizio Bocedi, le prime priorità sono state subito segnalate alla Provincia, “con la quale contiamo di proseguire la grande e positiva collaborazione di questi anni”: adeguamento dei laboratori scolastici, manutenzione e connettività. Su questi temi, a breve, Provincia e dirigenti scolastici torneranno a confrontarsi per “programmare insieme gli interventi ed individuare forme di collaborazione che ci permettano di sopperire alla difficile situazione finanziaria che tanto la Provincia quanto gli istituti si trovano ad affrontare” .