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FAIB dopo la rapina a Cà di Sola: “Settore in una morsa micidiale, tra crisi da un lato e banditi efferati dall’altro: adesso basta!”

Franco-Giberti-6“Una settimana fa parlavamo di preoccupazione che lasciava il posto alla paura. Oggi parliamo di misura colma e di terrore da parte degli operatori delle stazioni di servizio. Non si può pensare di andare al lavoro in una situazione di insicurezza tale, da lasciare intravedere il rischio fin troppo papabile di rimetterci la vita. È la seconda rapina che avviene sul territorio in pochissimi giorni, in cui i malviventi non esitano a brandire e ad usare le armi da fuoco a scopo intimidatorio.Ci chiediamo e chiediamo alle istituzioni: e se fosse finita peggio? La categoria è ormai purtroppo al fronte in una guerra mai dichiarata, bersaglio com’è ormai d’ogni sorta di criminali privi di scrupoli pur di reperire contanti”. È decisamente amaro il commento di Franco Giberti, presidente di FAIB-Confesercenti Modena, l’indomani dell’ennesima rapina violenta, con modalità analoga a quella di una settimana fa avvenuta a Modena, a danno stavolta di un impianto a Ca di Sola. “Ancor più grave l’episodio se consideriamo che a rimanerne vittima è stata questa volta una donna nostra associata a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Quasi scegliessero con scrupolo gli obiettivi. Ribadiamo che vicende del genere difficilmente si dimenticano e provano, nella vita di un operatore. Oltre al fatto che il problema sicurezza per le stazioni di servizio, come pure per tutte le attività che si affacciano sulle strade e per chi vi lavora continua a porsi, dato il susseguirsi dei colpi violenti che vengono messi a segno”.

Un settore, quello degli operatori delle stazioni di servizio che sul territorio modenese fa anche i conti anche con i duri colpi inferti dalla crisi e quindi dal calo dei consumi. “Che hanno significato – prosegue Giberti – in questi anni non solo margini risibili di guadagno se non vere e proprie situazioni di rimessa, ma chiusure e disoccupazione. Schiacciati dunque, questo è il nostro stato attuale, da una situazione economica grave e che necessiterebbe prima di tutto di correttivi a salvaguardia della categoria da un lato e da condizioni di insicurezza pesanti e senza precedenti dall’altro. C’è da parte nostra rispetto e sostegno di fronte all’operato delle forze dell’ordine, come pure l’auspicio che questi malviventi siano assicurati al più presto alla giustizia. Ma riteniamo occorra intervenire in difesa della sicurezza, in termini di intelligence, prevenzione e repressione attraverso azioni che vedano coinvolte anche e soprattutto le istituzioni locali. Vorremmo fosse evitato nel modo più assoluto la sottovalutazione dei fenomeni criminogeni, fin qui manifestatisi, di tutti i tipi. Pena, la perdita di quella coesione sociale che è ancora emblema della realtà modenese e che potrà essere il punto di ripartenza per il suo rilancio. Per questo la sicurezza non solo è importante, ma va garantita e preservata.” conclude Giberti.

















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