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Accoglienza estiva dei ragazzi Saharawi: si cercano famiglie a Novellara

3---CopiaL’associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia, desidera proseguire anche quest’estate il  progetto Accoglienza “Jaima – Tenda 2015” a Novellara, vista l’attenta e calorosa disponibilità da parte delle famiglie, della Parrocchia di Santo Stefano e delle associazioni di volontariato novellaresi.  L’associazione reggiana è alla ricerca di nuove famiglie disposte ad aderire ed ospitare nel periodo estivo (dal 28 giugno al 19 luglio) una bambina o un bambino proveniente dal Sahrawi.

Per presentare in modo dettagliato il progetto e per ascoltare l’esperienza dirette di alcune famiglie novellaresi che hanno già ospitato questi piccoli ambasciatori di pace sarà organizzato un incontro pubblico il 5 marzo alle ore 21.00 in Sala Civica, alla presenza dell’amministrazione comunale che patrocina il progetto. Le disponibilità debbono  pervenire entro metà marzo all’associazione chiamando il numero 333.4450028 o 333.6165604 oppure prendendo contatto con  l’ufficio scuola presso il Millefiori in via Costituzione, 10 a Novellara.

L’obiettivo del soggiorno è far trascorrere a questi bambini (di un’età compresa tra gli 8 e i 12 anni accompagnati da un adulto Sahrawi) alcune settimane lontano dal cado torrido del deserto, svolgere gli opportuni screening sanitari offerti dalla Regione Emilia Romagna e fare scambi interculturali attraverso i campi estivi svolti sul territorio. Il soggiorno non è una semplice vacanza, ma consente loro di vivere esperienze e opportunità importanti, altrimenti precluse dalla difficile vita nei campi dei rifugiati.

Nel contempo si pone la dovuta attenzione sul dramma che il popolo Sahrawi sta vivendo da oltre 40 anni, esiliato nel deserto dell’Hammada nel sud dell’Algeria, in attesa di veder riconosciuto il proprio diritto all’autodeterminazione sancito dall’ Onu. Tutt’ora la popolazione vive divisa tra i campi profughi e i territori del Sahara Occidentale occupato illegalmente dall’esercito Marocchino. Già ribadita e segnalata più volte la preoccupante situazione nei territori occupati dove quotidianamente la gente civile è costretta a subire gravi violazioni dei diritti umani testimoniate anche dai rapporti di Amnesty International, Human Rights Watch e dalla Fondazione R. Kennedy.

Per informazioni e per disponibilità tel 333.4450028 o 333.6165604 o scrivere a jaimasahrawi@libero.it.

















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