Sindacati e Comune di Modena hanno cominciato a parlare del bilancio preventivo 2015. Il confronto non è finito, ma intanto Cgil-Cisl-Uil, che vogliono capire le ricadute sui cittadini, apprezzano la disponibilità del Comune al dialogo e il relativo percorso. «I tagli dei finanziamenti agli enti locali decisi dal governo (1,2 miliardi di euro solo per il 2015) mettono a rischio da un lato la tenuta dei servizi e, dall’altro, costringono i Comuni ad aumentare le imposte – sostengono i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari – È chiaro, quindi, che bisogna prima cambiare alcune scelte politiche nazionali, però anche a livello locale si può fare qualcosa. Sul versante della riduzione della spesa, per esempio, riteniamo ci siano margini per riorganizzare meglio la macchina comunale. Per quanto riguarda le entrate, invece, – continuano i segretari delle tre organizzazioni sindacali – poiché è indispensabile difendere il potere d’acquisto delle fasce più deboli, confermiamo la nostra richiesta di applicare meccanismi di progressività che distribuiscano in modo più equo il carico fiscale sulle famiglie. Inoltre sollecitiamo proposte concrete per rendere più efficace la lotta all’evasione ed elusione fiscale». Prima di esprimere un giudizio compiuto sulla manovra di bilancio, Scacchetti, Ballotta e Tollari aspettano di conoscere le scelte che il Comune prenderà sull’eventuale cessione di quote del suo patrimonio mobiliare e immobiliare. I segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil chiedono infine all’amministrazione comunale di salvaguardare la coesione sociale investendo nel welfare e interventi capaci di far ripartire l’economia e creare posti di lavoro.