“La speculazione politica delle opposizioni sulle vicende che hanno recentemente colpito la nostra amministrazione, a causa del coinvolgimento di un tecnico comunale e di un nostro fornitore, è ogni giorno di più evidente.
Accostare il nome del nostro Comune e dei suoi amministratori a mafia e ‘ndrangheta è assurdo e spaventosamente denigratorio, visto che, stando agli atti degli inquirenti, si parla di “abuso d’ufficio” per il dipendente comunale e non di altro.
Possibile che le nostre persone vengano considerate contigue a luridi mafiosi, senza essere non dico giudicate da un tribunale, ma nemmeno indagate?
Eppure questo accostamento viene fatto e ripetuto, tanto che qualcuno è arrivato a ipotizzare un possibile scioglimento del Comune per mafia, venendo poi smentito dalla Prefettura, purtroppo solo quando i titoli a caratteri cubitali erano ormai apparsi sulla stampa.
Tutto questo sta creando un danno enorme d’immagine per la città, ma soprattutto per tutti quei dipendenti comunali onesti che dal 20 maggio 2012 stanno lavorando a testa bassa, con grande impegno e con la sola speranza di vedere il loro Paese ritornare finalmente alla normalità.
È soprattutto questo che mi ferisce, al di là degli attacchi e degli insulti rivolti alla mia persona, anche se la loro reiterazione rimane comunque dolorosa e incredibilmente infamante, considerando tutto il lavoro svolto fino ad oggi, sempre pensando al bene dei finalesi.
Proprio per questo, per dare continuità a tutto il lavoro svolto in modo onesto e coscienzioso dai dipendenti comunali e dagli amministratori, ribadisco ancora una volta che rimarrò al mio posto e lavorerò fino all’ultimo minuto che avrò a disposizione per la ricostruzione di Finale”.