Fare per i nostri suini quanto è stato proposto per il latte italiano. “Bene, quindi, il ministro Martina che ieri ha incontrato al Mipaaf i rappresentanti di tutte le principali sigle della grande distribuzione organizzata che operano in Italia. Ora ci attendiamo per il settore suinicolo la stessa attenzione dedicata al lattiero caseario” – commenta Confagricoltura Emilia Romagna.
“In particolare – prosegue l’organizzazione agricola emiliano romagnola – è imprescindibile procedere in tempi stretti all’approvazione del disciplinare per l’ottenimento del marchio Sistema di Qualità Nazionale per la carne fresca del suino pesante, un provvedimento fortemente voluto e sollecitato dagli allevatori ma fermo da mesi sui tavoli ministeriali”.
“Si ritiene altresì indispensabile per la sopravvivenza della suinicoltura italiana – conclude Confagricoltura Emilia Romagna – dare un’informazione chiara e trasparente al consumatore in merito alla zona di provenienza della carne suina e dei suoi trasformati, evidenziando l’origine del prodotto in etichetta e dando così uno strumento di maggiore competitività alle aziende, sull’esempio di quanto convenuto ieri per il latte”.