Uno striscione con la scritta: ‘La scuola crolla’, nastri da cantiere e segnali di pericolo intorno al portone. E’ la protesta inscenata dagli attivisti del Cas (Collettivo Autonomo Studentesco), davanti all’Ufficio Scolastico di Bologna in via De’ Castagnoli, per simboleggiare le condizioni fatiscenti di molti istituti italiani, giudicati pericolosi.
“Questa azione – spiega il collettivo – voleva simboleggiare le condizioni edilizie delle nostre scuole, pericolose per gli studenti e non solo, che vengono ignorate dalle istituzioni.
Invece di stanziare fondi per rimettere in sicurezza gli edifici, il ministero recentemente ha addirittura condonato un milione e 300mila € di debiti che aveva con le scuole.
Per coprire questi debiti sono stati usati i contributi volontari degli studenti che sarebbero dovuti essere impiegati per migliorare l’offerta formativa, ci troviamo invece con scuole pericolanti e svilite di qualsiasi attività al di fuori della didattica basilare.
Per questo – prosegue il Cas – abbiamo aperto l’inchiesta #lascuolacrolla su facebook ed abbiamo organizzato il blocco delle scuole nella giornata del 27 Febbraio, lanciata a livello nazionale dagli studenti contro le politiche scolastiche di Renzi. Da oggi saremo attivi per lanciare questa giornata di protesta nella maniera più efficace possibile.
Pretendiamo risposte e soluzioni immediate da parte del ministero e delle istituzioni locali, daremo battaglia finchè le nostre scuole non saranno sicure”.
Collettivo Autonomo Studentesco