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Adriano Fabris, docente di Filosofia morale all’Università di Pisa, sarà domani alla Fondazione San Carlo di Modena

Adriano-FabrisGiovedì 12 febbraio riprendono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 ) le lezioni del ciclo dedicato al tema Progresso, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di giovedì, rimandato di un giorno rispetto a quanto dettagliato nel programma, si intitola Rivoluzione digitale ed è a cura di Adriano Fabris.
Fabris è professore di Filosofia morale all’Università di Pisa, dove dirige il Master in Comunicazione pubblica e politica e il Centro interdisciplinare di ricerche e servizi sulla comunicazione. Studioso delle tradizioni di filosofia morale e della religione nel pensiero contemporaneo, ha approfondito le questioni teoretiche e teologiche nella tradizione filosofica occidentale in prospettiva ermeneutica e fenomenologica. Più di recente ha dedicato le proprie ricerche alla filosofia delle emozioni e alla riflessione etica relativa alla relazione comunicativa e allo sviluppo delle nuove tecnologie. Direttore della rivista «Teoria», co-direttore di «Filosofia e teologia» e membro del comitato scientifico della «Internationale Rosenzweig Gesellschaft», tra le sue recenti pubblicazioni: Teoretica. Filosofia della relazione (Brescia 2010); Guida alle etiche della comunicazione (a cura di, Pisa 2011); Filosofia delle religioni (Roma 2012); Etica delle nuove tecnologie (Brescia 2012); Il peccato originale come problema filosofico (Brescia 2014).
La rivoluzione digitale avvenuta in questi anni ha rinnovato tutti i tracciati comunicativi, sottoponendo l’intero universo sociale allo stimolo di tecnologie sofisticate e potenti che annullano le antiche barriere spazio-temporali. Nuove tecnologie in grado di attivare processi complessi enormemente più ampi e, perché no, più pericolosi. È a questo punto che emerge il problema della responsabilità.
Si tratta di una responsabilità – spiega Adriano Fabris –  che si configura a vari livelli: individuale, collettivo, riguardante gli specialisti e gli operatori di uno specifico settore, concernente tutti noi in quanto possibili fruitori di determinate tecnologie. È proprio questa responsabilità così articolata che dovremo approfondire. Fin d’ora, però, dobbiamo mettere in luce il paradosso che sta sullo sfondo di tale ambizione di controllo che anima le nuove tecnologie. Lo sperimentiamo tutti: quanto più il potenziale tecnologico cresce, attraverso la messa in opera di determinati processi e la convinzione di poterli sempre regolamentare, tanto meno esso può venir davvero governato, sia a livello individuale che collettivo. A questo punto, però,  sorgono spontanei gli interrogativi posti da Federico Rampini sul suo libro La rete padrona, ovvero: “Siamo sicuri che la rivoluzione digitale ci abbia reso più liberi? O abbiamo nuovi padroni e non ce ne siamo neanche accorti?”
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente e sarà trasmessa in diretta web collegandosi al medesimo sito A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).

 

















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