Nella cappella di Palazzo dei Pio è conservato uno dei più importanti ritratti di Aldo Manuzio, mentre disserta con Alberto Pio, principe di Carpi.
È dalla presenza a Carpi tra 1480 e 1489 dell’umanista ed editore, che da qui parte per Venezia a innovare la cultura e l’idea e la forma stessa del libro, che partono da domani, 6 febbraio, nell’anniversario della morte, le iniziative carpigiane per il cinquecentenario di Aldo Manuzio, al quale partecipano, in un progetto di rete, anche la città di Bassiano (Latina), che ha dato i natali all’umanista, e diverse istituzioni di Venezia.
Domenica 15 febbraio alle ore 17, presso i Musei di Palazzo dei Pio, il percorso guidato Manuzio e la xilografia. Aspettando la Biennale anticiperà la chiave di lettura con cui Carpi ha progettato le iniziative manuziane, che hanno il proprio cuore nell’esposizione che inaugurerà a Palazzo dei Pio il prossimo 28 marzo.
I libri belli sarà il titolo della mostra, che ripercorre la relazione tra Manuzio e Carpi e in particolare tra l’ultimo signore dei Pio e l’editore, ma con un occhio al contemporaneo come si addice a una figura rivoluzionaria per la cultura occidentale come l’inventore del libro tascabile. È a Carpi con Alberto Pio che nasce infatti l’idea di una ‘stamperia’ da cui escano libri per tutti, che poi Manuzio potrà realizzare solo a Venezia ma con il sostegno economico, una vera a propria forma di mecenatismo moderno, del principe carpigiano.
È a questa parte della vita di Manuzio che è dedicata una parte della mostra, mentre una seconda affronta il tema dell’illustrazione xilografica nelle aldine e della loro straordinaria contemporaneità, in un confronto-omaggio con i più importanti xilografi italiani del momento: Licata, Spacal, Veronesi, Paladino e con una sezione di opere originali che Emilio Isgrò dedica, con le sue Cancellature, al Polifilo, che vanno a costituire il percorso della XVII Biennale di Xilografia contemporanea, curata da Enzo Di Martino.
“Carpi con questa mostra – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Carpi Simone Morelli – entra nel novero delle città italiane che nel 2015 ripercorrono la strepitosa rivoluzione e la personalità di Manuzio. Una rete che mette la nostra città e i suoi Musei in un circolo virtuoso con Bassiano e con Venezia, e non in secondo piano, anzi con un carattere proprio e particolare. Questa esposizione e le attività che la accompagnano, tra Carpi, Venezia e il web, rappresentano il nuovo modo di fare cultura e arte in città, aperto alla collaborazione e a fare rete e sistema con partner pubblici e privati”.