La Cisl è favorevole all’incorporazione di Aimag in Hera, «purché siano rispettate determinate condizioni e l’operazione abbia ricadute positive per il territorio». Lo affermano Roberto Giardiello, responsabile Cisl delle Terre d’Argine, e Carlo Preti, responsabile Cisl per l’Area Nord, intervenendo su una discussione che coinvolge da tempo non solo gli amministratori delle due multiutilities, ma anche i sindaci dei Comuni azionisti. «Sappiamo che Hera, la quale possiede già il 25 per cento delle azioni Aimag, vuole stringere i tempi dell’aggregazione – dichiarano Giardiello e Preti – In linea di principio il nostro sindacato non si oppone a un’operazione di questo tipo, così come non si è opposto a suo tempo alla fusione per incorporazione tra Hera e la Sat di Sassuolo. Del resto il governo sollecita giustamente una razionalizzazione del settore delle municipalizzate che gestiscono servizi pubblici come acqua, energia e rifiuti. La stessa legge di Stabilità prevede incentivi per accelerare le fusioni tra le aziende e sarebbe illogico lasciarsi sfuggire questa opportunità». Tuttavia la Cisl è ben conscia che un’operazione di questo tipo presenta anche diverse incognite e suscita timori, non del tutto ingiustificati, sia tra i lavoratori interessati che tra i cittadini dei Comuni coinvolti. Per questo il sindacato fissa alcuni “paletti”. «Innanzitutto deve esserci a monte un progetto industriale che miri al miglioramento della qualità dei servizi e all’abbassamento delle tariffe – spiegano i due sindacalisti Cisl – In questo modo la crescita dimensionale della multiutility può favorire la competitività e lo sviluppo locale. Inoltre Hera deve mantenere la presenza sul territorio, in termini di sportelli e capacità di pronto intervento in caso di guasti e altre emergenze. Ovviamente ci aspettiamo economie di scala e razionalizzazioni che non devono però tradursi in esuberi di personale o soppressione di posti di lavoro. Senza trascurare – aggiungono Giardiello e Preti – che i Comuni azionisti di Aimag devono poter mantenere voce in capitolo e dire la loro qualora Hera non fosse disponibile ad ascoltare le richieste del territorio. Evitiamo, quindi, che lo spostamento della “stanza dei bottoni” da Mirandola a Bologna si trasformi in una governance meno attenta ai bisogni locali. Insomma, l’aggregazione Aimag-Hera si può fare, purché – concludono i responsabili Cisl delle Terre d’Argine e dell’Area Nord – non sia funzionale solo all’andamento in Borsa di Hera, ma soprattutto a potenziare i servizi alle famiglie e imprese attualmente serviti da Aimag».
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