Sabato 7 febbraio si svolgerà il convegno “Diventa donatore di midollo osseo, diventa un eroe sconosciuto”, promosso da Lions Club Reggio Emilia La Guglia-Matilde di Canossa, con la partecipazione del Lions Canossa Val d’Enza e Lions Regium Lepidi e Cispadana, e con il patrocinio di Arcispedale Santa Maria Nuova, GRADE Onlus e Admo.
L’appuntamento è fissato alle ore 10 presso l’Aula Magna “Manodori” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (viale Allegri 9) e punterà a informare i cittadini per comprendere come è possibile compiere un piccolo miracolo e salvare una vita con un grande gesto.
L’evento nasce grazie al supporto di alcuni medici dell’Arcispedale che ogni giorno si scontrano con la difficoltà di trovare donatori compatibili rispetto alle richieste: solo un donatore su 100 mila risulta pienamente compatibile e meno del 30% dei malati trova nel proprio contesto familiare questa opportunità; tutti gli altri devono rivolgersi ai “Registri dei donatori volontari di midollo osseo” che arruolano più di 20 milioni di donatori, oppure alle “Banche di raccolta e conservazione del sangue placentare” che rendono disponibili circa 600 mila unità di sangue placentare nel mondo. Attualmente la probabilità di trovare un donatore compatibile in questi registri non va oltre il 15%.
“Questo evento – ha spiegato Francesco Merli, Direttore del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, che interverrà al convegno sull’argomento “A cosa serve il trapianto del midollo osseo” – sarà importante per diffondere un’informazione corretta sul tema, in particolare agli studenti che costituiranno gran parte dell’uditorio. Il trapianto di midollo osseo costituisce la principale arma terapeutica per gravi malattie del sangue quali le leucemie acute. Parliamo di eroi sconosciuti perché spesso i donatori di midollo osseo sono gli unici a poter a salvare la vita di un paziente, donando una parte di sé in modo gratuito ed anonimo”.
Proprio come spiegherà Merli, per diventare donatore di midollo osseo basta davvero poco: avere un’età compresa tra i 18 e 35 anni, godere di buona salute generale e sottoporsi a un piccolo prelievo di sangue nel centro trasfusionale ospedaliero più vicino. Oggi, addirittura, è possibile eseguire la “tipizzazione” anche attraverso la saliva mediante l’utilizzo di un semplice kit.
Il convegno vedrà numerosi interventi moderati da Giorgio Mazzi, direttore sanitario dell’Arcispedale Santa Maria Nuova: tra questi Cristina Campari, presidente Lions Club Reggio Emilia La Guglia-Matilde di Canossa, ed Enrico Malucelli, governatore del Distretto 108 Tb; non mancherà la toccante testimonianza di Michele Storchi che esporrà “Il punto di vista di chi riceve il trapianto”, per poi passare la parola a Roberto Baricchi, direttore della Struttura complessa di Medicina trasfusionale dell’Arcispedale, che illustrerà le “Tecniche di raccolta e processo di banking delle cellule staminali”, e a Nadia Berra che spiegherà il “Punto di vista di chi dona il midollo osseo”. La presidente regionale di Admo (Associazione donatori midollo osseo), Rita Malavolta, farà il punto della situazione sulla “Donazione del midollo osseo: quali sfide e quali frontiere ci aspettano in Regione”.
La mattinata si concluderà con la presentazione e la premiazione dei progetti scolastici realizzati dagli studenti delle classi 5^ A, 5^ F, 4^ e 5^ H del Liceo Artistico “Chierici” di Reggio Emilia, dedicati al tema della donazione interpretata dalla creatività dei ragazzi in diverse forme artistiche.