La Provincia ha sospeso l’iter di autorizzazione del progetto di deposito permanente di rifiuti inerti contaminati da cemento-amianto presentato dalla ditta Dueaenne sas di Braga Bruna, coinvolta nella recente inchiesta Aemilia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata.
Il progetto riguarda l’autorizzazione allo stoccaggio di rifiuti inerti contaminati da cemento-amianto, presenti nell’area dello stabilimento della ditta Bianchini a San Felice.
La Conferenza dei servizi relativa alla procedura di Valutazione dell’impatto ambientale, nella seduta di venerdì 30 gennaio che si è svolta in Provincia, ha deciso di sospendere tale procedura motivando che «alla luce dei recenti eventi di cronaca – si legge nel verbale – che coinvolgono anche la titolare della ditta Dueaenne, si rende necessario acquisire da parte della Prefettura informazioni aggiornate in merito ai componenti della società proponente, in particolare, circa il possesso, allo stato attuale, dei requisiti soggettivi dei suddetti proponenti».
Alla Conferenza dei servizi partecipano i rappresentanti di Provincia, Comune di S.Felice sul Panaro, Arpa, Ausl, Consorzio di bonifica Burana, Regione Emilia Romagna.
Nel corso della Conferenza, inoltre, i tecnici dell’Ausl hanno confermato che il materiale contaminato da amianto presente nel campo di S.Biagio a S.Felice sul Panaro è stato rimosso e confezionato in appositi sacchi (“big bag”) da una ditta specializzata e messo in sicurezza in attesa di esser smaltito in una discarica specializzata e comunque non rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini.
Per quanto riguarda i cumuli di materiale contaminato nell’area del ditta Bianchini a S.Felice sul Panaro, a seguito di un’ordinanza del sindaco dell’autunno scorso, la ditta stessa ha provveduto a rafforzare le misure cautelative coprendo i cumuli con teli impermeabili rafforzati da una rete plastificata. Anche questo materiale, quindi, è stato quindi messo in sicurezza e attualmente non rappresenta un pericolo. In ogni caso Ausl e Arpa manterranno un monitoraggio costante sulla situazione valutando anche ulteriori misure di tutela.