Costruire un luogo che possa mantenere viva La memoria della Shoah. E’ questo l’obiettivo del bando di progettazione internazionale rivolto ad artisti e progettisti di tutto il mondo per la realizzazione del Memoriale della Shoah di Bologna.
Il memoriale verrà ospitato nella nuova piazza realizzata tra via Carracci e il ponte di via Matteotti, luogo di grandissimo transito che connette la città storica all’espansione urbana di inizio ‘900. La piazza, punto di accesso per la nuova stazione Alta Velocità, sarà sempre più luogo di passaggio e relazione. Proprio in virtù di queste caratteristiche il progetto dovrà affrontare il tema dell’utilizzo e della durata del Memoriale. Il Memoriale della Shoah dovrà riuscire a “fermare il passante” in uno spazio che dobbiamo immaginare monumentale in tutta la sua ampiezza ed estensione. Un luogo suggestivo in cui la storia richiamata alla Memoria, diventi un messaggio rivolto a tutta l’umanità.
Il memoriale dovrà dunque coinvolgere la cittadinanza, invitandola a entrare in una diversa dimensione, in un percorso che vada dal dramma storico dello stermino alla contemplazione della bellezza del paesaggio urbano: dalla violenza e dalla morte alla vita. Chi attraverserà questo spazio proverà una personale e intima esperienza, che collegata al concetto di memoria, procurerà domande, senza però offrire risposte predeterminate.
Soddisfatto il Sindaco Virginio Merola: “E’ importante che la presentazione di questo concorso avvenga nel 70° anniversario della liberazione di Auschwitz ed è importante che avvenga nel nostro presente, alla luce degli atti di violenza terroristica che sono stati compiuti a Parigi, per la ripresa prepotente di antisemitismo e per la volontà di seminare odio che trova riscontro in diversi Paesi europei. Le città in particolare sono chiamate a fare la loro parte perché la diversità sia un valore: le città sono vitali e aperte quando riescono a fare della ricchezza della diversità il loro punto di forza e la loro prospettiva per il futuro”.
Il concorso si svilupperà i due fasi. Nella prima ci sarà una preselezione attraverso la presentazione di elaborati che illustrino il concept design dell’opera. Tra questi la commissione giudicatrice sceglierà tre elaborati ammessi ad essere sviluppati nella seconda fase. Tra gli elaborati sviluppati nella fase due verrà poi scelto il progetto vincitore.
La lingua del concorso è l’inglese. Gli elaborati del concorso devono dunque essere redatti in inglese. Entrambi le fasi del concorso saranno sviluppate in modo anonimo.
Il bando sarà pubblicato il 27 gennaio 2015. La scadenza per la consegna degli elaborati della fase uno è fissata per il 7 aprile 2015. La fase uno si svolgerà interamente online attraverso la piattaforma web Concorsi dell’Ordine degli Architetti della provincia di Bologna.
I lavori della commissione giudicatrice si chiuderanno entro il 12 giugno 2015. Premiati e menzionati saranno invitati a partecipare all’evento di premiazione e presentazione dei progetti a settembre 2015 in Salaborsa, in occasione della Giornata della cultura ebraica.
L’ente banditore è la Comunità Ebraica di Bologna. I costi per lo svolgimento del concorso sono sostenuti dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.