Il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine nel corso della seduta del 21 gennaio scorso ha approvato il Bilancio di Previsione 2015 e il Piano poliennale degli investimenti 2015-17. Il Presidente dell’ente associato Alberto Bellelli ha letto in apertura dei lavori del Consiglio la sua relazione politica, 12 cartelle, nella quale ha ribadito come debba essere il lavoro “la stella polare che deve essere seguita da noi amministratori”, ha ricordato quanto fatto in questi nove anni di vita dell’Unione e come sia importante definire un assetto istituzionale per l’ente che associa Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera capace di definire una forte identità territoriale da un lato e dall’altro capace di guardare a un’area vasta al di fuori dei confini delle Terre d’Argine, in uno scenario istituzionale in forte mutamento. Bellelli è poi passato a delineare quali saranno i programmi da portare avanti nell’anno in corso nei vari settori di competenza dell’Unione, dai Servizi sociali alla Scuola, dalla Polizia municipale alla Protezione Civile (la relazione completa è sulla home page di www.terredargine.it).
Quattro gli emendamenti ai documenti economico-finanziari in discussione presentati, uno sottoscritto dal Movimento 5 Stelle (chiedeva di promuovere l’applicazione della didattica Montessori con l’acquisto di tre kit di materiale specifico per 25 mila euro) e tre da Roberto Benatti, Forza Italia-Lega nord, per tagliare la figura del Direttore generale dell’ente, risparmiando così 170 mila euro, per togliere fondi alle erogazioni sociali a fondo perduto spostandoli verso i nidi d’infanzia, 500 mila euro di variazione, infine per aumentare la presenza dei vigili urbani e soprattutto il rispetto del decoro urbano, con una variazione di 100 mila euro.
L’assessore al Bilancio Luisa Turci ha replicato leggendo il parere tecnico della responsabile del settore Finanze e Tributi che esprimeva parere negativo nei confronti di questi emendamenti (con le motivazioni dovute al fatto che i bilanci sono già stati approvati da tre Comuni su quattro con una previsione di trasferimenti che non prevede queste variazioni, o che i fondi su cui si richiede di intervenire sono già vincolati, o che ci sono obbligazioni nei confronti di terzi da inserire nei documenti programmatori). Prima del dibattito molte sono state le domande venute dai banchi dei consiglieri per chiedere delucidazioni sui documenti del Bilancio di Previsione e del Piano degli Investimenti. Diversi esponenti dei gruppi di opposizione hanno contestato il fatto che in pratica il Bilancio, già votato da tre dei quattro Comuni dell’Unione, era di fatto non modificabile; l’assessore Turci ha spiegato loro che il primo passo dell’iter è stata l’approvazione dello Schema di Bilancio per i Comuni fatta il 10 dicembre scorso dalla Giunta. Critica è stata poi la capogruppo di Carpi Futura Anna Azzi su molti aspetti della relazione del Sindaco, ad esempio sulla mancanza di impegni nei confronti della microcriminalità e su una visione della sicurezza in senso solo stradale, ma anche sulle scarse risorse per la promozione economica territoriale e per “l’imbarazzante stanziamento per la gestione e l’amministrazione del Personale, 23 persone che costano 1.65 milioni di euro”.
Dopo che il consigliere Luca Severi (M5S) ha ribadito l’importanza di un sostegno alle attività dei docenti che stanno formandosi sul metodo montessoriano (40 persone, quasi tutte di fuori Carpi) e l’assessore alla Scuola Paola Guerzoni gli ha risposto che nel progetto pedagogico utilizzato nelle scuole dell’Unione sono già presenti elementi che riprendono questo metodo e che gli arredi richiesti sono gli stessi, è intervenuto il capogruppo del Pd Marco Bagnoli, ribadendo gli aspetti positivi presenti nei documenti posti in discussione in Consiglio e anche la necessità di trattare l’importante tema dell’area vasta così come quello del Piano Strutturale Comunale omogeneo e coordinato. Decisamente critico l’intervento di Monica Medici (M5S), per i 5 milioni che a suo dire sono ancora lasciati in cassa “mentre i fornitori attendono e le cooperative sociali pagano male i dipendenti”, per la fumosità di molte spese relative ai servizi alla persona e per il 10% del Bilancio impiegato per le spese generali della ‘macchina’ Unione.
E se Mauro Fabbri (Progetto Comune di Novi) ha concluso il suo intervento citando il ‘Comune unico’ come strada per il futuro dell’ente associato Marco Rubbiani (Centro destra Progetto Campogalliano) ha invece spiegato dal canto suo di non vedere l’idea di un futuro nei documenti del Bilancio di Previsione 2015, “di non vedere un vero tentativo di individuare linee di intervento” criticando infine anch’egli le spese per il personale. Giorgio Verrini (Carpi Futura) ha trattato soprattutto della sanità e della Cispadana mentre Roberto Benatti (Forza Italia-Lega nord) ha sottolineato come le “famose economie di scala non si siano ancora viste” e ha lamentato ancora “l’impossibilità di fare politica se non è possibile avere impatto sui Bilanci con nostre proposte. E per il nuovo Direttore Generale dovevate passare in Consiglio”. L’assessore Turci ha chiuso il dibattito spiegando come presto ci sarà il passaggio dei settori Ragioneria e Tributi dei quattro Comuni in Unione, “anche per utilizzare le risorse umane in modo riorganizzato”, che la Cispadana è una priorità anche per i nuovi vertici regionali e che le risorse umane impiegate per il Personale sono riferite “a 5 enti per 900 dipendenti complessivi e non servono solo per fare le buste paga”.
Il Presidente Bellelli in sede di replica finale ha rammentato come la figura del Direttore Generale dell’Unione “sia importante per creare ulteriore coordinamento nell’ente in nome di una riorganizzazione complessiva. Nel Piano degli obiettivi ci sono le misurazioni delle performance e i relativi indicatori, non è vero che sono solo libri dei sogni…e anche il ruolo della Polizia municipale non è quello in prima istanza di garantire la sicurezza; a questo pensano altre forze dell’ordine che lavorano comunque in collaborazione con il Comando, il quale punterà sempre più ad una maggiore efficienza. In un momento di grandi cambiamenti istituzionali – ha concluso – l’Unione diventa sempre più l’unità di misura minima per l’interlocuzione con i cittadini e per dare vita ad un modello di vita sostenibile”.
Dopo che sono stati messi ai voti i 4 emendamenti presentati (tutti non approvati) il Bilancio di Previsione 2015 dell’’Unione (e gli altri documenti ad esso allegati) è stato alfine votato dal solo gruppo Pd, astenuto Mauro Fabbri (Progetto Comune di Novi), contrari gli altri gruppi.
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