Proseguono le iniziative dedicate alla riflessione e comprensione dell’Olocausto e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi di sterminio nazisti. Due quelle in calendario Sabato 24 Gennaio: attraverso il coordinamento culturale della Fondazione “Villa Emma”, si svolge all’Aula Magna Polo Scolastico, P.za Falcone e Borsellino – ore 10.30 – con la proiezione ad alcune classi degli Istituti Superiori del magnifico documentario: “Dove vi portano gli occhi. A Colloquio con Edith Bruck”.
Edith Bruck, (Edith Steinschreiber nasce in una numerosa e poverissima famiglia ebrea che viveva a Tiszabercel (Tiszakarád), vive in un piccolo villaggio ungherese ai confini dell’Ucraina. Nel 1944 la sua famiglia – i suoi genitori, i due fratelli, e una delle sue sorelle – è deportata ad Auschwitz. Edith e la sorella Elizabeth sopravvivono, passando da Auschwitz a Dachau, e Bergen-Belsen, dove sono liberate dagli Alleati nel 1945) è tra le più importanti scrittrici e testimoni ancora viventi dell’Olocausto.
Iniziativa a cura della Fondazione Villa Emma, con la partecipazione dei registi.
Sempre Sabato 24 Gennaio, però al pomeriggio, alla Sala Biasin di via Rocca, alle ore 17.00, l’Associazione “Artemisia Gentileschi” propone lo spettacolo di letture e musiche “Il nazismo contro l’arte degenerata”. Teoria e prassi: il dramma umano e culturale di un’epoca che mise al bando la modernità.
Spettacolo di letture, musiche e riflessioni per celebrare la Giornata della Memoria 2015 a cura della Pro.ssa Rita Turrini.
Iniziativa organizzata dal Circolo “Artemisia Gentileschi”. Ovvero un viaggio in un’altra parte “buia” del progetto pianificato dal regime nazista di cancellare qualsiasi forma di pensiero “altro” e quindi anche quello (importante e necessario) generato dall’Arte in senso lato, dai movimenti artistici, quli ad esempio l’Espressionismo, immediatamente censurata e messa all’indice.
I brani musicali sono interpretati da M. Beatrice Galavotti e Giovanni Mezzadri.
Le letture affidate a: Ughetta Cortesi, Paolo Fantoni ed Ercole Turrini.
L’ingresso all’iniziativa è libero e gratuito.
Sassuolo, città da tempo inserita nel circuito provinciale e regionale delle Attività legate alla Memoria dell’Olocausto e che ha già ospitato negli anni scorsi eccezionali testimoni come Liliana Segre o le sorelle Guti (tra le pochissime che riuscirono a scampare agli esperimenti del dottor Mengele), propone diversi appuntamenti su questo filo conduttore, curati dagli Assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, e dalla Presidenza del Consiglio Comunale, con la collaborazione degli Istituti Scolastici, delle Associazioni, circoli e realtà artistiche e culturali cittadine e di Fondazioni provinciali quali “Villa Emma” di Nonantola.
Il 27 Gennaio del 1945 i primi soldati dell’armata sovietica, a cui fecero poi seguito, gli statunitensi, entrarono nel campo di concentramento e sterminio Nazista di Auschwitz, in Polonia, aprendo e abbattendo i cancelli ai quali, come bianchi fantasmi sopravvissuti o morenti, erano aggrappati i prigionieri scampati ad un orrore con cui da lì a poco si sarebbe misurata l’incredulità del mondo intero.
La “Giornata della Memoria” celebra pertanto anche quest’anno, la Settantesima ricorrenza di quell’avvenimento che ha così tragicamente segnato la storia dello scorso secolo, per non dimenticare la Shoah (costato la vita ad oltre 6 milioni di ebrei dei 9,5 complessivi che vivevano allora in Europa), la promulgazione di leggi razziali attivate in Italia, gli italiani stessi che subirono la deportazione, la prigionia, la morte, nonché tutti coloro che si opposero, rischiando la propria vita, al progetto aberrante dello sterminio e che salvarono i perseguitati.